Il panorama musicale italiano piange la scomparsa di una delle sue figure più emblematiche: Toto Cutugno. Il celebre cantautore e compositore ci ha lasciati oggi all’età di 80 anni, dopo una coraggiosa battaglia contro una lunga malattia. Questa triste notizia è stata confermata da Danilo Mancuso, il suo manager, che ha comunicato che Cutugno è venuto a mancare presso l’Ospedale San Raffaele di Milano, dove era stato ricoverato per diversi mesi.
Nato il 7 luglio 1943 a Fosdinovo, in provincia di Massa-Carrara, il vero nome di Toto Cutugno era Salvatore. I suoi primi passi nel mondo della musica risalgono agli anni ’60, quando faceva parte del gruppo Toto & i Rockers. Nel 1965, fondò il gruppo Toto e i Tati, ottenendo un contratto con la Carosello Records che gli consentì di registrare i suoi primi 45 giri. Tra questi, spicca il brano Questo fragile amore, che lo portò a partecipare all’edizione del 1970 di Un disco per l’estate.
Il vero successo di Toto Cutugno come solista iniziò nel 1976, ma fu nel 1977 che raggiunse l’apice con la canzone Donna donna mia, scelta come colonna sonora del programma televisivo Scommettiamo? condotto da Mike Bongiorno. Nel corso degli anni, Cutugno alterna l’interpretazione delle sue canzoni con la scrittura per altri artisti, tra cui spicca il grande Adriano Celentano. Negli anni ’80, la sua penna ha dato vita a brani iconici interpretati da voci di calibro internazionale come Joe Dassin, Johnny Hallyday e Claude François in Francia, e Miguel Bosé, Luis Rodríguez e Luis Miguel.
Il nome di Toto Cutugno divenne noto a livello nazionale nel 1980, quando vinse il Festival di Sanremo con il brano Solo noi, alla sua prima partecipazione al prestigioso evento musicale. Il brano si mantenne per settimane nelle classifiche dei singoli più venduti. Tuttavia, fu nel 1983 che Cutugno ottenne il suo successo più memorabile con L’italiano, una canzone scritta insieme a Cristiano Minellono e originariamente pensata per Adriano Celentano.
Nonostante il quinto posto raggiunto a Sanremo, L’italiano ebbe un successo strepitoso in tutta Europa, piazzandosi nella Top 10 italiana per molte settimane. Negli anni successivi, Cutugno continuò a calcare il palco del Festival, conquistando il secondo posto nel 1984 con Serenata, nel 1986 con Azzurra malinconia, e ancora nel 1987 con Figli.
Il 1990 fu un anno di consacrazione per Toto Cutugno anche a livello europeo. Partecipò all’Eurovision Song Contest a Zagabria con la canzone Insieme: 1992, conquistando il primo posto. Nel 1991, tornò a calcare il palco dell’Eurovision insieme a Gigliola Cinquetti, rappresentando l’Italia nell’edizione ospitata a Roma.
L’associazione tra Toto Cutugno e il Festival di Sanremo è stata una costante lungo tutta la sua carriera. Nel 1995, partecipò nuovamente alla competizione con Voglio andare a vivere in campagna, mentre nel 1997 presentò Faccia pulita. Nel corso degli anni, fece diverse apparizioni speciali, ricevendo un premio alla carriera nell’edizione del 2013.
Oltre alla sua straordinaria carriera musicale, Toto Cutugno si cimentò anche nel mondo della televisione. Dagli anni ’90 in poi, fu presentatore di numerosi programmi televisivi, tra cui Domenica In, Piacere Raiuno, Stasera mi butto e… tre!, La vela d’oro, I fatti vostri e Telethon. Nel 2009, fece parte della giuria della seconda edizione di Ora o mai più su Rai 1.
Negli ultimi anni, Toto Cutugno dovette affrontare diverse sfide legate alla salute, dimostrando sempre grande forza e determinazione. La sua eredità nel mondo della musica italiana è profonda e duratura, influenzando generazioni di artisti e appassionati di musica. La sua musica e il suo spirito vivranno per sempre nelle note e nei cuori di coloro che hanno amato la sua arte straordinaria.
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