Assegno unico: non lasciarti sfuggire l’opportunità di recuperare gli arretrati, assicurati di presentare la domanda entro la data stabilita per poter ottenere quanto ti spetta.
L’Inps sta distribuendo il pagamento dell’Assegno unico di aprile tra il 17 e il 19 di questo mese. Tuttavia, coloro che non hanno aggiornato il proprio Isee potrebbero ricevere solo l’importo minimo di 57 euro. Per evitare questa riduzione, è necessario aggiornare le proprie informazioni presso l’Inps.
L’importo minimo dell’Assegno unico è destinato a coloro che superano il tetto massimo dell’Isee di 45.574,96 euro o non hanno aggiornato il proprio Isee. Dal 2023, il governo Meloni ha introdotto il rinnovo automatico della domanda per i beneficiari dell’Assegno unico, basato sui dati disponibili all’Inps. Qualsiasi cambiamento nelle condizioni familiari deve essere comunicato mediante una Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) aggiornata entro il 30 giugno 2024.
Per presentare una nuova dichiarazione, è possibile rivolgersi a un Caf o accedere alla sezione Isee del sito dell’Inps tramite Spid, Cie o Cns. Dopo l’accesso come cittadino, è necessario cliccare sul bottone “utilizza lo strumento”. La versione precompilata dell’Isee contiene sia i dati autodichiarati che quelli precompilati forniti dall’Inps e dall’Agenzia delle Entrate, richiedendo solo la modifica dei parametri obsoleti. La versione non precompilata, invece, deve essere compilata integralmente dal richiedente.
Per evitare tagli nei pagamenti, è fondamentale completare questa operazione entro il termine stabilito. Dopo l’aggiornamento, l’Inps provvederà ad adeguare gli importi mensili già erogati a partire da marzo 2024, includendo eventuali arretrati.
Nel 2024, l’Assegno unico universale varia da un minimo di 57 euro a figlio per coloro con un Isee superiore a 45.574,96 euro o per chi non presenta affatto il documento, fino a un massimo di 199,4 euro per chi ha un reddito fino a 17.090,61 euro. Questo sostegno economico è esteso a tutti i tipi di lavoratori e mira a sostenere le famiglie con figli a carico.
L’Assegno è erogato per ogni figlio in diverse fasce di età e situazioni: per i minori (a partire dal settimo mese di gravidanza per i nuovi nati), fino ai 21 anni (se impegnati in attività di formazione, lavoro, disoccupazione registrata presso il centro per l’impiego, servizio civile) e senza limiti di età per i figli disabili.
Il governo Meloni ha annunciato una riforma dell’Isee dal 2024, che escluderà l’Assegno unico dal calcolo dell’Indicatore della situazione economica equivalente. Questa decisione è stata motivata dal rischio di escludere le famiglie da altri bonus a causa dell’incremento dell’Isee derivante dall’inclusione dell’Assegno unico. La richiesta di modifica dei parametri Isee è stata avanzata dal Forum delle famiglie.
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