Fare i calcoli del TFR è una cosa prevalentemente inutile se non si riesce a trovare un posto di lavoro, elemento che purtroppo in Italia è sempre al centro di discussione a causa della mancanza di tutela di numerosi disoccupati. Tuttavia dei settori in particolare stanno ricevendo un forte beneficio negli ultimi mesi.
L’aumento dei posti di lavoro in Italia
Secondo la nota di “Il Mercato Del Lavoro: Dati E Analisi” che è stata fatta dal Ministero del Lavoro e dalle Politiche Sociali, dalla Banca D’Italia e dall’Agenzia Nazionale, i posti di lavoro presenti in Italia che sono stati ottenuti sono arrivati alla cifra di oltre 100.000 nei mesi di marzo e di aprile 2023, tutti a tempo indeterminato. In questo modo l’aumento dei posti di lavoro si è verificato del 70%.
Il settore che ha beneficiato di più per queste domande di lavoro è stato il turismo, attraverso cui sono stati creati oltre 40.000 posti di lavoro, così come i settori manifatturieri a maggiore intensità energetica hanno ottenuto un ottimo beneficio grazie al calo dei prezzi dell’energia. In questo modo l’occupazione dell’industria ha raggiunto degli importanti risultati che sono perfettamente coerente con lo scorso bimestre.
I licenziamenti ridotti in Italia
Secondo i dati, questo aumento dell’occupazione ha, di conseguenza, diminuito il numero di casi legati al licenziamento, mentre invece le dimissioni sono arrivati ad un numero più alto rispetto alla precedente crisi sanitaria (il motivo sarebbe legato alle transizioni da un impiego all’altro). L’apprendistato non ha versato un contributo, mentre il saldo è raddoppiato rispetto al bimestre precedente, attraverso oltre 35.000 posizioni da 15.000.
Questi aumenti possono continuare ad espandersi in maniera ancora più concreta nei prossimi mesi, creando maggiore speranza per un futuro nostrano che abbia più sbocchi per molti altri dipendenti, in attesa che altri settori possano beneficiare di una crescita attraverso l’aumento della tutela dei contratti.