Alcuni modelli di auto sono un vero e proprio rischio, anche se molti possessori non immaginano quello che potrebbe accadere.
Si tratta di un problema che si ripete nel tempo e a cui non sembra essere possibile trovare una soluzione. Una questione delicata che riguarda però non solo tutti i guidatori, che comunque devono fare attenzione, ma nello specifico quanti sono dotati di alcune tipologie di vetture.
Se scegliere un’auto non è mai facile, sicuramente bisogna valutare bene anche questa caratteristica prima di procedere, al fine di evitare dopo brutte sorprese o situazioni che possono rivelarsi molto difficili da gestire.
I dati parlano chiaro e non sono affatto promettenti, alcuni modelli di vetture sono presi di mira. Rispetto al 2022 il 2023 non è andato molto meglio, c’è stata una crescita del 5% di furti soprattutto per alcune tipologie. Questi si consolidano soprattutto in alcune regioni, sono 4 da bollino nero e in particolare ci sono dei modelli che sembrano essere molto gettonati.
I furti di auto hanno subito un’impennata, una questione su cui si torna annualmente con le stime e che preoccupa perché nonostante tutti i provvedimenti, gli strumenti avanzati, la tecnologia non sembra conoscere un freno anzi, come dimostrano le stime c’è stata addirittura un crescita. Una situazione veramente complessa per chi sceglie di comprare un’auto, magari anche nuova e deve vivere con la paura di subire dopo un furto.
Le vetture più rubate di tutte sono i Suv, ora vanno di gran moda e quindi non sorprende, sono richieste ma ce ne sono anche tante quindi è un dato proporzionale. Oggi siamo al 53% di furti per questi modelli, alcuni anni fa era al 33%. Le vetture che vengono rubate sono poi rivendute sul territorio oppure fatte trasferire all’estero, in particolare all’Est Europa.
I dati preoccupano perché il dossier mostra soprattutto un’elevata incidenza in lacune regioni ovvero in ordine decrescente: Campania, Lazio, Puglia e Lombardia. Secondo gli analisti potrebbe peggiorare la situazione in futuro quindi invece di determinare un miglioramento, come sperato anche grazie ai provvedimenti presi, si potrebbe andare sempre peggio.
Il problema è soprattutto legato alla mancata disponibilità di auto nuove e al boom di richieste di auto usate, senza contare il problema dei ricambi e dei componenti che dopo le difficoltà di trasporto riscontrate hanno causato un deficit generalizzato. In questo senso quindi è stato opportuno valutare questi dati anche a fronte della situazione generale per capire perché c’è stata questa impennata e anche comprendere cosa aspettarsi nel futuro.
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