Il problema dell’inquinamento è sempre più importante negli ultimi anni, dal momento che il riscaldamento climatico sta creando numerosi problemi all’ecosistema. Le più grandi emissioni dell’inquinamento sono causate spesso dal consumo dei combustibili fossili, i quali sono utilizzati come carburante primario delle automobili. Per riuscire a prevenire a questo problema, sono state inventate le auto elettriche, le quali permettono di non rinunciare ai propri bisogni quotidiani nonostante la mancanza di benzina, tuttavia ancora oggi molte persone non le acquistano. Così, per esortare i cittadini a comprarle, il governo ha deciso di fornire degli incentivi statali affinché aumenti la vendita di queste auto. Ma come funzionano il bonus delle auto elettriche? Ecco tutti i dettagli.
Come nel resto nel mondo, anche in Italia ci sono gli incentivi che sono stati fatti con l’obiettivo di poter promuovere la mobilità ecosostenibile, in modo da ridurre l’inquinamento. L’incentivo principale è conosciuto nel paese come “Bonus Mobilità Elettrica” ed è stato realizzato dal Ministero dello Sviluppo Economico che collabora con l’Agenzia Nazionale per l’Efficienza Energetica (meglio conosciuta come ENEA).
Il bonus può essere richiesto ed usufruito da tutte le persone o le imprese che acquistano un’automobile elettrica o anche soltanto un ibrido plug-in. Il veicolo può essere sia nuovo che usato, però per essere idonei al bonus quest’ultimo deve essere stato immatricolato per la prima volta dal 1 Gennaio 2020.
L’importo dell’incentivo non è uguale per tutte le automobili, ma varia in base al modello ed alla sua capacità di emettere CO2. Inoltre c’è differenza se si tratta di privati o se si tratta di imprese: i primi possono ricevere un importo massimo di 6000 euro, mentre i secondi possono ricevere un importo massimo di 4000 euro. Queste cifre valgono per le auto elettrice, perché se invece si decide di acquistare veicoli ibridi plug-in, i privati ricevono un massimo di 2.500 euro, mentre le imprese un massimo di 1.500 euro.
Inoltre, una volta ricevuto il bonus, non è possibile richiederlo una seconda volta, perché è limitato con una sola richiesta a persona o ad azienda. Non è possibile nemmeno poter ricevere altri incentivi locali o regionali basati sulla stessa tipologia nel caso si abbia già ricevuto l’incentivo.
Per richiedere il Bonus Mobilità Elettrica, l’acquirente deve, ovviamente, comprare un veicolo elettrico oppure un ibrido plug-in da un venditore autorizzato. Inoltre ogni acquirente è tenuto ad installare un punto di ricarica elettrica che sia domestica o condominiale, anche se la cosa è accettabile nel caso si tratti di un posto auto di pertinenza oppure di un semplice box privato.
Una volta fatto sia l’acquisto del veicolo che l’installazione del punto di ricarica, la persona o l’azienda può mandare la richiesta di bonus andando nel sito online dell’ENEA. Nel sito bisogna fornire tutte le documentazioni richieste ed in esse sono comprese sia la fattura dell’acquisto dell’auto che quella dell’installazione. Una volta mandata la richiesta, ENEA valuta la documentazione presentata e, nel caso tutti i dati siano soddisfacenti, concede l’incentivo.
Non ci si aspetti di ricevere subito l’approvazione dell’ENEA, dal momento che di solito i tempi per elaborare la richiesta possono arrivare anche a diversi mesi di fila. Inoltre le tempistiche variano in base alla stagione e al carico di lavoro ricevuto dall’agenzia.
Inoltre è estremamente consigliabile consultare costantemente il sito web dell’ENEA oppure qualsiasi fonte ufficiale del governo per quanto riguarda le informazioni sul bonus, dal momento che niente impedisca che queste ultime cambino a seconda del tempo per aggiornarle alle esigenze del mercato ed ai nuovi obiettivi ambientali. Le informazioni dei vari aggiornamenti permettono di essere preparati a qualsiasi evenienza.
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