In Italia si sta affrontando un forte periodo di influenza, tanto che stanno aumentando le vendite degli antinfiammatori (cosa che è stata fortemente sconsigliata). Tuttavia la cosa si sta rapidamente diffondendo nei bambini.
L’influenza e la brionchiolite colpisce i bambini in Italia
Sia l’influenza che il virus respiratorio sinciziale, il quale crea i sintomi per arrivare alla bronchiolite, stanno contagiando molto i bambini. I dati indicano che quelli più a rischio sono i bambini che hanno un’età sotto i 5 anni.
Rino Agostiniani, vicepresidente della Società italiana di pediatria (conosciuta anche come Sip) ha affermato che i reparti di pediatria hanno ricevuto una fortissima affluenza e che sono aumentati i casi di pronto soccorso all’interno degli ospedali proprio per quanto riguarda i casi dei bambini.
Il vicepresidente si è espresso sulla questione attraverso queste parole:
Ci sono state le festività, con cui ormai abbiamo perso tutti i meccanismi di controllo delle infezioni. Molte persone vivono insieme in ambienti chiusi e questo ha facilitato una maggior trasmissione dei virus e una situazione nella quale stiamo raggiungendo il culmine epidemico, specie per l’influenza. Per l’organizzazione che abbiamo oggi, molti di questi casi poi finiscono in ospedale.
Il virus sinciziale è in salita, soprattutto nei piccoli sotto i 5 anni, anche come ricoveri. Mentre durante il periodo pandemico si era un po’ spostato l’andamento del picco, quest’anno il virus è tornato a comportarsi come nel passato, con un inizio verso fine novembre, dicembre, e l’aspettativa è che duri ancora un po’, con numeri alti nel mese di gennaio e andando poi a calare. Però nei bimbi piccoli, la percezione è che i casi di influenza superino comunque quelli di bronchiolite.
Per la bronchiolite i casi difficili sono quelli in bimbi sotto i 6 mesi. Per i più piccoli, molte situazioni complesse le vediamo in special modo con i secondi nati, cioè con i bambini magari di un mese che hanno un fratellino che va alla scuola materna e che ‘porta’ il virus a casa. Il carico di lavoro delle strutture pediatriche è importante in questo periodo.
Per il rientro a scuola imminente dei bambini, che riguarderà sempre la permanenza in ambienti chiusi, uno dei consigli principali è sempre quello di arieggiare le classi. Non si deve avere paura che i bambini prendano freddo, ma fare attenzione al virus che circola negli ambienti chiusi.
Le raccomandazioni di Rino Agostiniani sono quindi quello di evitare di tenere i bambini all’interno degli ambienti chiusi senza che questi abbiano le dovute aereazioni.