Quando una persona passa a miglior vita, capita che quest’ultima abbia lasciato dei beni. Di norma il testamento prevede una richiesta specifica da parte del defunto su chi debba ricevere tali doni, proprietà, soldi, etc. Tuttavia capita anche che tale deceduto lasci il mondo senza aver prima realizzato un documento che specifichi le persone che debbano avere qualsiasi elemento appartenente a quest’ultimo quando era in vita. Per questo è importante conoscere chi sono gli eredi legittimi di una persona.
In assenza di testamento, il primo erede legittimo ad usufruire del lascito del defunto, secondo la legge italiana, è il coniuge. Dopo il coniuge, coloro che possono usufruire sono i figli (in quanto discendenti). Dopo i figli, coloro che possono usufruire sono le sorelle o i fratelli (in quanto collaterali). Dopo i fratelli o le sorelle, coloro che possono usufruire sono tutti gli altri parenti del defunto. Dopo tutti gli altri parenti, l’eredità passa direttamente allo Stato. Tutti gli eredi legittimi partono dal coniuge fino al sesto grado di parentela.
Quando la persona è deceduta senza fratelli e senza figli, le persone che gli succedono sono i genitori: i beni sono infatti divisi in parti uguali. Se invece il soggetto è senza genitori e senza figli, gli eredi legittimi sono direttamente i fratelli o le sorelle (anche in questo caso i beni sono divisi in parti uguali). In caso di assenza di tutti gli elementi appena descritti, l’eredità viene passata ai cugini, ai nipoti, ai figli dei cugini e a qualunque altro parente rientri nel sesto grado. In caso qualcuno vada fuori dal sesto grado, l’eredità non potrà essere consegnata a lui o a lei.
Se il defunto non è sposato oppure il/la presunto/a è morta prima del suo compagno, la sua eredità viene lasciata ai figli. Il processo di successione riguardante l’appartenenza è esattamente identico a tutto ciò che è stato appena elencato. Inoltre ci sono anche dei casi in cui l’eredità venga lasciata ad un’azienda, ma quei casi sono molto rari e riguardano soprattutto la presenza di un testamento. In quel caso è meglio rivolgersi alle autorità interessate.
Gli eredi legittimari sono quelle persone che hanno diritto ad una quota del patrimonio: tra questi rientrano il coniuge, i figli ed i genitori. Nel caso questi non siano citati all’interno del testamento, è loro diritto potersi appellare ad una sentenza che preveda l’accoglimento della domanda di riduzione.
In caso di domanda di riduzione, non è garantito che quest’ultima venga accolta: nel caso infatti l’eredità sia passiva, oppure nella possibilità che l’ereditario abbia già ricevuto delle donazioni che siano pari o superiori alla sua quota di successione, la domanda di riduzione verrà rigettata. In ogni caso, come è stato appena specificato, gli eredi legittimari sono diversi dagli eredi legittimi, i quali sono quelli la cui eredità sarebbe stata devoluta in assenza di un testamento.
Ogni volta che si tratta di un’eredità che un defunto lascia ai suoi parenti, c’è sempre una differenza tra le quote ereditarie e le quote legittime: le quote ereditarie sono quelle che la persona deceduta ha affermato di voler donare a chiunque abbia scritto nel testamento e non sono percepibili da altre persone, mentre le quote legittime sono tutte quelle che sono riservate agli eredi legittimi secondo la legge.
Se ci sono dei problemi per quanto riguarda l’eredità lasciata da qualsiasi persona deceduta, è bene conoscere l’asse ereditario oppure, in alternativa, chiedere tutte le spiegazioni al notaio che si occupa di questi casi, obbligato a svolgere tali incarichi.
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