La vitamina D è indubbiamente uno degli elementi più utili per il nostro organismo, ma ci si interroga spesso su quale sia il modo più giusto per prenderla. Lo si può fare in maniera naturale ma anche attraverso degli integratori. Di seguito, ecco come assumere vitamina D.
Cos’è e perché fa bene la vitamina D
Innanzitutto, è importante capire bene di cosa si sta parlando: in sostanza, cos’è la vitamina D? La cosiddetta “vitamina del sole” è un ormone che viene sintetizzato nella cute proprio per messo dei raggi solari, ovvero radiazioni ultraviolette B o UV-B. È utile soprattutto per i benefici che apporta alle ossa, infatti è fondamentale che venga assunta dai bambini in età pediatrica, ma anche altamente consigliata in età adulta, oltre che utilizzata per combattere la stessa osteoporosi.
Carenza di vitamina D
Se come detto poc’anzi sono fondamentali i raggi del sole, tutto ciò che si pone tra queste radiazioni ed il nostro corpo, interferisce con l’assunzione di vitamina D. La carenza di vitamina D è dovuta a diversi fattori: latitudine del paese in cui ci si trova, l’urbanizzazione dei paesi che fa sì che la popolazione passi sempre meno tempo all’aperto e, inevitabilmente, l’invecchiamento e il sedentarismo stesso della popolazione. Inoltre, va da sé che in autunno e inverno aumenta la difficoltà per prendere vitamina D, perché le giornate si accorciano e c’è meno sole. Ma allora, come si può prendere la vitamina D e quanta ogni giorno?
Come assumere vitamina D e quanto spesso
La vitamina D si può dunque assumere in maniera naturale o attraverso degli integratori. Per prendere la vitamina D in modo naturale, sostanzialmente esistono due modi: attraverso l’esposizione ai raggi del sole o con una dieta. La prima opzione è sì efficace, ma è bene portarla avanti in maniera moderata perché, come si sa, la prolungata esposizione ai raggi del sole potrebbe anche aumentare le possibilità di contrarre un tumore. Si consiglia dunque di esporsi al sole 10-15 minuti nel lasso di tempo in cui i raggi e le radiazioni B e UV-B sono più potenti, dunque orientativamente dalle 10 alle 15 ogni giorno.
Per quanto riguarda la seconda, i cibi che contengono vitamina D non sono molti e, nel caso in cui si desiderasse portare avanti una dieta per assumerla, è sempre bene rivolgersi in primis al proprio medico e dietologo. In ogni caso, i cibi maggiormente indicati sono principalmente pesci grassi – aringhe, salmone, sgombro – ed oli di pesce – come l’olio di fegato di merluzzo – formaggi grassi, carni rosse e uova. È dunque importante che questa dieta sia bilanciata, perché mangiare troppo spesso questi prodotti non è consigliatissimo, ma farlo senza esagerazioni non dovrebbe presentare sconvolgimenti nella routine di nessuno e lo si può tranquillamente fare ogni giorno.
Infine, per ovviare ad ogni eventuale problema, la vitamina D può essere assunta attraverso l’uso di integratori, di cui ne esistono decine di tipi. Solitamente, si utilizza il Colecalciferolo – in olio per via orale, in gocce per via orale o in capsule – consumando ogni mese circa 50.000/100.000 unità, ma anche il Natural Vita D3 a base di vitamina naturale ed estratto di olio di fegato di pesce – che semplifica l’assorbimento di calcio e fosforo – oppure il Vita D Fast in compresse, che aiuta sempre il normale assorbimento di calcio e fosforo ma per via intestinale, oltre a coadiuvare il funzionamento di muscoli e apparato immunitario. Anche in questo caso però, utilizzare troppi integratori potrebbe portare a delle controindicazioni ed a vari problemi fisici, per cui è sempre consigliato rivolgersi ad un medico per sapere quale sia la via migliore da perseguire e quanto spesso utilizzare uno specifico prodotto.