Lo zafferano è una delle spezie più amate ed apprezzate in Italia. Tuttavia si sa che una tale spezia non ha un costo basso, anche perché ci vuole molta pazienza per coltivarlo. Tuttavia, se si vuole risparmiare ed evitare di acquistarlo sempre a prezzi esagerati, c’è la possibilità di poterlo coltivare! Ecco tutte le indicazioni su come coltivare lo zafferano.
Il clima per coltivare lo zafferano
Lo zafferano è coltivabile in ogni territorio d’Italia ed in qualsiasi stagione: è infatti resistente al calore estivo e non ha problemi contro il freddo. Inoltre, nel caso sia un periodo di stagione particolarmente sballato a causa dell’effetto serra, è anche abituato a resistere contro i continui cambi di temperatura.
Al di là del clima, lo zafferano ha comunque bisogno di essere coltivato su della terra che dreni l’acqua, quindi attraverso un territorio fertile e continuamente curata. Inoltre la pianta ha bisogno di molta luce e deve essere innaffiata a cadenza regolare. Attenzione al ristagno di acqua, il quale non è adatto per un terreno dove coltivare la pianta.
I bulbi per coltivare lo zafferano
Per avere lo zafferano bisogna possedere un bulbo, il quale si moltiplica per fare nascere il fiore dello zafferano. Durante l’estate i bulbi raggiungono uno stato vegetativo e fioriscono direttamente a settembre. La durata del bulbo solitamente è annuale. Per comprare bulbi che siano di qualità adatta, bisogna scegliere cormi aventi un calibro che sia superiore ai 2 cm. Inoltre il diametro deve avere una misura che va dai 3 ai 4 centimetri. Inoltre i bulbi devono essere intatti all’esterno ed anche asciutti.
Bisogna inoltre specificare che ogni bulbo di taglia media ha un prezzo che va tra i 30 e i 60 centesimi a testa, però la cosa non deve preoccupare: se si coltivano i bulbi il primo anno, questi si moltiplicheranno e potranno crescere in un periodo illimitato attraverso altre moltiplicazioni per ogni pianta che spunta. Per questo si tratta di un unico acquisto che dovrebbe bastare per molto tempo. Attenzione alla scelta dei bulbi, perché non conviene comprare quelli olandesi dal momento che sono cresciuti in serra e quindi non hanno una grande moltiplicazione.
Come coltivare lo zafferano
Il zafferano si può lavorare attraverso la coltivazione annuale o attraverso la coltivazione poliennale. La coltivazione annuale permette di scavare i bulbi ogni anno per poi ripiantarli su un terreno differente, mentre la coltivazione poliennale permette di lasciare i bulbi per un periodo tra i 3 e i 5 anni sempre nello stesso terreno. Si consiglia la coltivazione annuale perché permette una lavorazione più frequente e, di conseguenza, più efficace.
Lo zafferano andrebbe piantato prima che finisca l’estate, così al termine dell’anno i fiori inizieranno a vegetare. I bulbi devono essere inseriti nel terreno a 10 cm di profondità nel caso di coltivazione annuale (14 se si sceglie quella poliennale). La distanza tra ogni bulbo deve andare tra i 10 ed i 20 cm, con 2 file su ogni bancale in base alla larghezza delle porche. La pianta deve essere innaffiata prima della fioritura e nel mese di marzo, anche perché la pianta dovrebbe essere avvantaggiata dalle piogge stagionali.
I bulbi possono essere danneggiati solo da due tipi di vermi: gli elateridi ed i nematodi. I primi sono facilmente allontanabili con il calore del sole, mentre per i secondi non ci sono modi precisi per allontanarli, ma si sconsiglia l’uso dei pesticidi perché danneggerebbero la pianta. Inoltre bisogna fare attenzione alle lumache che potrebbero mangiare il fiore durante la fioritura e, per allontanarle, si possono utilizzare diversi metodi naturali come l’aglio ed il peperoncino spalmato nelle vicinanze. Se si fanno attenzione a tutti questi dettagli, lo zafferano crescerà in modo rinvigorente e soddisfacente.