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Salute

Come farsi le punture da soli: consigli per le iniezioni

Tra le pratiche fondamentali della medicina figurano le iniezioni, e alcune volte capita di dover farsi da soli delle punture. In questi casi è importante conoscere come fare una puntura, ed è quindi opportuno rivolgersi a medici o infermieri per farsi illustrare il procedimento. Infatti, soprattutto le prime volte, può apparire difficile e non si sa da dove iniziare. Medici e infermieri sono invece competenti e preparati sull’argomento e possono guidare il paziente verso la giusta tecnica per un’iniezione intramuscolare da soli.

Inoltre, prima di procedere ad illustrare alcuni consigli generali su come si fanno le punture, è bene rivolgersi al proprio medico per assicurarsi che il farmaco in questione sia effettivamente destinato all’iniezione per via intramuscolare e non richieda, invece, altre vie di somministrazione iniettiva.

Detto ciò, sapere come fare le punture può rivelarsi molto utile, sia per se stessi che per gli altri, poiché ci sono numerosi farmaci che necessitano di iniezioni intramuscolari quotidiane e non è sempre possibile farsi fare la puntura da un medico o infermiere. Si pensi ad esempio agli antidolorifici per il mal di schiena, oppure ai cicli di antibiotici contro le infezioni respiratorie. In questi casi, conoscere la giusta procedura di come fare la puntura è davvero molto utile.

Vediamo quindi quali sono i passaggi fondamentali per le iniezioni intramuscolari.

Preparare la siringa

Il primo step fondamentale è: preparare la siringa per l’iniezione. Ma prima di tutto è necessario lavare con cura le mani e asciugarle bene. Se le mani sono state lavate con cura, e la zona su cui fare l’iniezione verrà ben disinfettata, non è indispensabile indossare i guanti in lattice monouso. Come secondo passaggio, si inserisce l’ago della siringa, che sarà sterile e monouso, all’interno della fiala che contiene il farmaco da iniettare. A questo punto si inizia a tirare su lo stantuffo per aspirare il farmaco, è importante che lo si faccia lentamente. Appena finito, un consiglio è di dare dei piccoli colpi al corpo della siringa, in questo modo le eventuali bollicine di aria che si sono formate salgono in superficie. Per fare uscire queste bollicine sarà sufficiente spruzzare qualche goccia di medicinale.

Trovare il punto per l’iniezione

Una volta che la siringa è pronta, è necessario trovare il punto esatto su cui fare la puntura. In generale, il punto migliore per inserire l’ago è quello per cui non passano grandi arterie o vene, dove lo spessore del muscolo è significativo e i nervi sono profondi. Esistono diverse sedi di somministrazione, e tra queste quella preferenziale è la zona glutei ventrale, anche definita sede ventrogluteale, e coincide con un muscolo dell’anca. Come si trova? Non è difficile: nel caso in cui l’iniezione dovrà essere fatta sul lato destro, si posiziona la mano sinistra sull’anca e si forma una “V” con l’indice e il medio, intanto il mignolo e l’anulare dovrebbero sentire l’osso del bacino. Una volta fatto ciò, il punto in cui inserire l’ago è il centro della “V”.

Infilare l’ago

Trovato il punto in cui infilare l’ago, è il momento di procedere con l’iniezione. Prima, però, è necessario pulire la zona interessata con un batuffolo di cotone imbevuto di disinfettante attraverso piccoli movimenti rotatori. Fatto ciò, occorre distendere la zona in questione con l’ausilio di due dita e infilare l’ago con un movimento deciso e svelto. L’ago non deve essere inserito completamente, ma deve restare fuori 1/3 (quindi circa 1cm). Infilato l’ago, è il momento di premere lentamente e progressivamente lo stantuffo per iniettare il medicinale: a questo proposito si consideri che per 1ml di farmaco dovrebbero essere impiegati circa 10 secondi. Durante l’iniezione è bene evitare di aspirare quando si inserisce l’ago.

Estrarre e tamponare

Terminata l’iniezione, si dovrà estrarre l’ago, anche in questo caso si raccomanda un movimento deciso. Inoltre, per evitare che si pieghi, è meglio mantenerlo sempre perpendicolare al corpo. Estratto l’ago, si prende un nuovo batuffolo di cotone con disinfettante e si appoggia sulla zona interessata, facendo pressione 2 o 3 minuti. Tale pressione deve essere statica, non si deve massaggiare.

Elisa Cappanori

Laureata in Comunicazione. Appassionata di cinema, musica, letteratura e curiosa di conoscere sempre cosa sta accadendo nel mondo.

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