In Italia le elezioni comunali rappresentano un momento d’importanza fondante, in quanto annualmente si va a scegliere il sindaco per ogni città.
A questa essenziale figura politica si collega anche il consiglio comunale, ragion per cui le votazioni rappresentano ogni volta un passo imprescindibile per ciascuna realtà italiana, piccola o grande che sia. Nonostante ciò, capita molto spesso di trovarsi di fronte una formalità, poiché annualmente o si ha ben chiaro chi eleggere oppure si rinnovano semplicemente le stesse persone.
Al contrario, in alcuni comuni l’elezione del sindaco rappresenta un momento di cambiamento per la possibilità di aggiustare il tiro con delle novità essenziali. Quando si va a votare, si nutrono parecchi dubbi sulle modalità: allo scopo di fornire delle informazioni utili, ecco tutto ciò che c’è da sapere riguardo le elezioni comunali in Italia.
Come bisogna votare alle elezioni comunali
Molto spesso la difficoltà primaria nasce proprio dal non sapere come bisogna votare alle elezioni comunali, specie nel momento in cui ci si trova di fronte molteplici liste dove è presente lo stesso nome di un candidato o addirittura il medesimo partito. C’è una duplice possibilità per i votanti: o esprimono la loro preferenza votando la lista e, di conseguenza, supportando il candidato a sindaco in questione; oppure, si può votare direttamente il candidato singolo, scrivendo una X, e a quel punto il voto ricadrà anche sulla lista dove è presente.
Ecco perché non è obbligatorio inserire il segno della X per votare la lista, ma soltanto quando si sceglie di sostenere un determinato nome. Questa specifica, molto spesso, non è così chiara come sembra, soprattutto nei comuni dove c’è una minor affluenza di popolazione. A tal proposito, per quanto riguarda il sistema di votazione c’è da segnalare che nelle località comunali con un numero al di sotto dei 15mila abitanti, il sistema è maggioritario; nei comuni con una popolazione registrata al di sopra dei 15mila, invece, il sistema è proporzionale. In quest’ultimo caso, potrebbe esserci il ballottaggio se non si dovesse raggiungere il 50% dei voti per il candidato a sindaco.
Cos’è il voto disgiunto?
E qualora si volessero votare una lista e un candidato differenti? Qui entra in gioco il voto disgiunto, ovvero si seleziona una lista che non include il candidato a sindaco al quale si vuole dare il proprio voto. Quest’ultimo si trova in un’altra lista, ma vanno rispettati dei parametri: si può ottenere il voto disgiunto purché ci siano candidati appartenenti a generi diversi.
In alternativa, è possibile votare in tal modo soltanto se la lista e il candidato in questione appartengono allo stesso schieramento politico.
Tuttavia, è opportuno segnalare che non c’è l’opportunità di votare due liste differenti o due candidati inseriti nella medesima lista, oppure ancora due candidati di vista diversi, se non è presente una differenza di genere.
I documenti essenziali
Per poter votare ci sono dei requisiti da rispettare. Innanzitutto, bisogna recarsi al seggio indicato sulla propria tessera elettorale, dove è anche segnalata la sezione nella quale è fondamentale recarsi una volta giunti all’istituto in questione. Al momento del voto è necessario presentare un documento d’identità riconoscibile (carta d’identità, patente), ma anche la tessera elettorale, poiché va timbrata appena prima della votazione. Gli scrutatori, infatti, segnano gli estremi identificativi all’interno delle apposite caselle dei loro fogli.
Cosa è avvenuto durante le elezioni comunali a Cuneo
Per ciò che concerne le elezioni comunali del 2023, in Piemonte si è registrata un’alta attività, soprattutto nei comuni in provincia di Cuneo. In ben 7 comuni di questi si sono confermati i sindaci e il consiglio comunale precedenti. Parlando di affluenza, il dato positivo è che la percentuale è rimasta invariata rispetto alle precedenti elezioni.
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