Coltivare le erbe aromatiche è qualcosa che riesce sempre a soddisfare i sensi e ad arricchire la cucina con nuovi sapori deliziosi. Tra le numerose erbe che si possono coltivare in giardino, splendidi sono il profumo ed il gusto del rosmarino. Come si fa tuttavia a piantare il rosmarino?
Come coltivare il rosmarino
Il rosmarino cresce in terreni che siano ben drenati e soleggiati. Prima di piantarlo, bisogna verificare che il terreno sia areato, evitando ristagni d’acqua che potrebbero danneggiare le radici. Per questo un terreno che sia sabbioso o argilloso è un ambiente perfetto per il rosmarino. Inoltre il rosmarino ama il sole, per questo conviene trovare un luogo su cui i raggi solari colpiscano almeno per 6 ore, cosa che permetterebbe anche di intensificare l’aroma delle foglie.
Se si sta piantando più di una pianta, bisogna lasciare almeno 60 centimetri di spazio da ciascuna di esse. Per piantarla bisogna fare un buco leggermente più grande della dimensione del contenitore della pianta e posizionare quest’ultima al centro. Una volta fatto, bisogna riempire il buco con il terreno in modo delicato, assicurandosi che la pianta sia stabile.
Una volta piantato, il rosmarino è abbastanza resistente alla siccità, quindi non bisogna innaffiarlo in maniera eccessiva. Per questo bisogna innaffiare la pianta solamente quando il terreno è asciutto al tatto. Inoltre il terreno deve essere mantenuto umido, ma mai bagnato completamente.
Se lo spazio del terreno è limitato ed è difficile dare un’occhiata per capire la sua impostazione, si può scegliere di coltivare il rosmarino anche all’interno di contenitori. Bisogna semplicemente assicurarsi che i vasi abbiano un drenaggio buono ed utilizzare un substrato per erbe aromatiche specifico. La coltivazione in vaso permette anche di spostare la pianta in ambienti interni durante l’inverno, regalando quindi un piccolo vantaggio.
Come curare il rosmarino durante la coltivazione
Il rosmarino è una pianta facile da curare durante la coltivazione, ma una potatura regolare permette una crescita più compatta, senza contare la produzione di foglie che diventa più abbondante. La potatura alla fine della primavera o all’inizio dell’estate permette di mantenere una forma armoniosa che favorisce la produzione di nuovi germogli.
Per quanto riguarda il suo clima ideale, il rosmarino è particolarmente sensibile al gelo, specialmente quando è presente nelle regioni più fredde. Per questo, durante l’inverno, bisogna proteggere la pianta con uno strato di pacciame intorno alla base. Inoltre, come è stato appena descritto, il rosmarino può essere portato nelle case al caldo quando lo si coltiva all’interno di vasi.
Inoltre con il rosmarino non si deve nemmeno utilizzare una quantità grande di fertilizzante, anche se un apporto moderato può anche favorire la crescita. Il fertilizzante, in caso di utilizzo, va spruzzato in maniera bilanciata una volta al mese (ma anche ogni 6 settimane) durante la stagione di crescita. Se si prende un fertilizzante artificiale, bisogna assicurarsi di seguire tutte le istruzioni sulla confezione per evitare la sovra-fertilizzazione, ma si consiglia di cercare fertilizzanti naturali.
Anche se il rosmarino è una delle piante più resistenti in assoluto alle malattie e agli insetti, può ricevere particolari problemi nel caso si avvicinino afidi o i ragni rossi. Per questo va sempre dato un’occhiata per individuare segni di infestazioni per agire immediatamente. In caso ci siano gli elementi citati, basta semplicemente utilizzare l’acqua saponata come detergente per insetti, o in alternativa l’inserimento di olio neem, entrambi metodi naturali perfetti.
Il momento migliore per fare la raccolta del rosmarino è durante il mattino, momento in cui gli oli essenziali sono maggiormente concentrati. Per raccogliere il rosmarino bisogna utilizzare forbici affilate per tagliare i rami in modo pulito. Le foglie possono essere utilizzate sia fresche che essiccate, conservando le seconde in contenitori ermetici al riparo dalla luce diretta.