Le mura domestiche sono un rifugio sicuro per antonomasia, ci separano dai pericoli del mondo esterno, tra cui anche virus e batteri. Agli inizi del periodo pandemico la raccomandazione principale era proprio di restare nelle proprie case e non uscire per non incorrere in ambienti infetti.
Generalmente le abitazioni private sono percepite come luoghi in cui l’aria è diversa da quella esterna, e l’inquinamento difficilmente può penetrare. Infatti, quando capita che all’esterno aleggi un odore sgradevole oppure si intraveda una nube di fumo di dubbia provenienza, il primo gesto istintivo è quello di chiudere le finestre di casa. Non si tratta certo di un errore, anzi è un bene evitare che le sostanze tossiche esterne entrino così facilmente nelle nostre case. Tuttavia, tenere le finestre chiuse non è sempre la soluzione più adatta.
L’inquinamento esterno riesce sempre a varcare la soglia di casa in un modo o nell’altro, e non soltanto gli agenti tossici arrivano da fuori, ma spesso si generano dall’interno. Si pensi alle vernici dei mobili, che il Ministero della Salute stesso ha confermato essere spesso nocive per la salute. Altri esempi sono batteri, muffe, allergeni degli acari della polvere, e ancora ftalati che si trovano negli abiti, nei cosmetici, negli imballaggi degli alimenti, e così via. Non bisogna dimenticare formaldeide e i resti dell’amianto, anche se le nuove norme applicate dell’edilizia tutelato maggiormente i cittadini. A tutti questi elementi si aggiungono i cosiddetti inquinanti chimici: i composti organici che si trovano nei prodotti per la pulizia della casa: smacchianti, sgrassanti, solventi, e via dicendo. Infine, ma non trascurabile, si deve tener conto del cosiddetto inquinamento elettromagnetico derivante dall’utilizzo degli elettrodomestici.
Perciò, lungi dall’essere un luogo protetto dalle sostanze inquinanti, le mura domestiche possono diventare un ambiente molto pericoloso per la salute di chi lo abita. Le patologie correlate includono in primo luogo le malattie allergiche, ma non mancano conseguenze negative per l’apparato respiratorio con possibili infezioni soprattutto nei bambini.
Nonostante il quadro dipinto, che può sembrare particolarmente drammatico, è possibile ridurre l’inquinamento domestico: la soluzione è purificare l’aria di casa.
Come purificare l’aria di casa in modo naturale
Purificare l’aria di casa è la soluzione al problema dell’inquinamento domestico generato dai detergenti, dalle sostanze provenienti dall’esterno, dai batteri della polvere, e via dicendo. Esistono diverse opzioni, andiamo con ordine.
Innanzitutto, sebbene esistano delle tecnologie deputate alla purificazione dell’aria di casa, è bene iniziare con metodi naturali.
Vediamo quindi come purificare l’aria di casa in modo naturale.
La prima cosa fare per purificare l’aria di casa è far arieggiare la casa: aprire le porte e le finestre per almeno 10 minuti ad inizio giornata è fondamentale per far cambiare l’aria. Sarebbe ideale fare lo stesso anche la sera, a prescindere dalle condizioni atmosferiche esterne bastano davvero pochi istanti per fare la differenza.
Purificare l’aria di casa passa anche attraverso la scelta dell’arredamento: è bene optare per mobili e rivestimenti che sono certificati come ecologici, e che quindi si possono definire a basse emissioni. Anche in questo caso, mentre si montano e si sistemano i nuovi pezzi di arredamento, è meglio avere le finestre aperte.
Per quanto riguarda i cattivi odori, in genere si opta per candele profumate o incensi, ma non sono la soluzione più adatta, è molto meglio preferire pot-pourri di bucce di agrumi che profumano oppure ciotole di bicarbonato di sodio che invece assorbono gli odori.
Per risolvere il problema dell’inquinamento domestico un’altra cosa da fare è sostituire i solventi chimici con detergenti naturali e non inquinanti, che garantiscono la stessa performance dei detersivi tradizionali ma sono 100% biologici.
Infine, ma molto efficace, anche posizionare piante antiinquinamento ai diversi angoli purifica la casa. Alcuni esemplari che rimuovono naturalmente le sostanze pericolose che respiriamo all’interno delle nostre abitazioni sono: il falangio, la dracena, il filodendro, la spatafillo, la gerbera e la sansevieria.