Tra tutti gli elettrodomestici che si hanno in casa, uno dei più usati in assoluto è la lavatrice, dal momento che non si può di certo rinunciare all’igiene dei propri indumenti. Molti pensano che la lavatrice incida fortemente nelle bollette sul consumo dell’energia, ma in realtà la percentuale dell’elettrodomestico non è tanto alta. Tuttavia, se si è curiosi di sapere qual è il consumo di una lavatrice generica, allora conviene proseguire con la lettura.
Il consumo di una lavatrice
L’unità di misura per capire quanto consuma una lavatrice è il kWh: tale unità vale 27 centesimi di energia. Il consumo minimo di una lavatrice parte dai 150 kWh, almeno per quanto riguarda un elettrodomestico avente un peso tra i 6 e gli 8 kg e che promette un utilizzo di energia ad alta efficienza. Il consumo aumenta quando la lavatrice è a bassa efficienza energetica ed il massimo a cui si può arrivare è 430 kWh.
Studiando i dati che sono appena stati esplicitati e valutando l’energia elettrica che viene utilizzata sia per il movimento della centrifuga che per il riscaldamento dell’acqua, una lavatrice di alta efficienza energetica fa spendere 40 euro all’anno, mentre una lavatrice di bassa efficienza energetica fa spendere oltre 100 euro all’anno.
Bisogna tuttavia considerare che questo è un calcolo generico e minimo per quanto riguarda il costo del consumo, dal momento che ovviamente la cosa varia a seconda di quante volte la lavatrice viene accesa ed utilizzata, nonché dal numero dei panni che si inseriscono al suo interno, dal momento che più è grande il volume e maggiore è l’intensità della centrifuga.
Come conoscere il consumo di una lavatrice
Per conoscere il consumo della propria lavatrice è sufficiente leggere tutti i dati che sono scritti sulla Energy label, la quale è un’etichetta che spiega tutti i dettagli sull’elettrodomestico nello specifico. Infatti nell’etichetta sono riportati il nome della casa produttrice, la scala dell’efficienza energetica della lavatrice, il consumo in kWh, la capacità massima di carico, il consumo in litri medio, la durata della funzione e persino il livello di rumorosità. Inoltre nella scheda compare persino il codice QR, il quale può essere scansionato attraverso il proprio telefonino per leggere tutti i dettagli inseriti nella scheda tecnica dell’elettrodomestico.
Come abbassare il consumo della lavatrice
Risparmiare sulla bolletta diminuendo il consumo della lavatrice non è una cosa difficile, ma in che modo quest’ultimo si può abbassare? Prima di tutto, quando si possiede una lavatrice vecchio stampo, è molto conveniente realizzare dei lavaggi che abbiano un carico pieno. I vecchi modelli di lavatrice infatti utilizzano la stessa quantità di energia qualunque sia il carico messo, quindi se quest’ultimo è pieno, allora meno saranno i vestiti da inserire nei prossimi lavaggi, tanto da evitare persino nuovi cicli.
Se invece si possiede una lavatrice ultimo modello, è assolutamente importante ottimizzare i tempi del lavaggio, soprattutto perché le lavatrici moderne sono capaci di assicurare totale pulizia anche quando ci sono temperature molto basse, in modo da evitare di dover usare l’elettrodomestico soltanto quando la temperatura è molto alta.
Inoltre non bisogna sottovalutare l’orario in cui viene svolto il lavaggio: se infatti si sceglie di fare i lavaggi in un orario che va dalle 19.00 o dalle 8.00 del mattino, oppure semplicemente durante il weekend o nei giorni festivi, l’elettricità che si consuma ha un prezzo più basso del normale. Applicare continuamente questo metodo a lungo termine permette una grande quantità di risparmio energetico.
Infine è fondamentale realizzare la manutenzione della lavatrice, affinché l’elettrodomestico funzioni sempre al massimo delle proprie capacità, poiché più funziona bene e meno consuma. Tra le manutenzioni più importante non va dimenticata soprattutto la pulizia del filtro e del cestello.