Vi sarà capitato almeno una volta nella vita di aver sentito parlare delle stazioni di energia, vero? In realtà, è giusto chiamarle con il termine di centrali energetiche. Si tratta, in poche parole, di una serie di impianti che hanno la capacità di provvedere alla produzione e alla fornitura di energia elettrica a delle aree territorialmente molto grandi e complesse.
È chiaro che si parla di stazioni di energia anche in riferimento a quel prodotto meglio conosciuto come raddrizzatore, piuttosto che caricabatterie industriale. A cosa stiamo facendo riferimento, insomma? Si tratta nientemeno che di un sistema di alimentazione che funziona tramite la corrente continua.
La funzione delle stazioni di energia
Sappiamo alla perfezione come la funzione più importante svolta da una stazione di energia è quella di provvedere alla conversione in tensione e corrente continua non solamente la tensione, ma pure la corrente alternata che è oggetto di apposito prelievo da parte di uno specifico sistema di distribuzione, questa soluzione ha la capacità di accertare che non ci siano problemi a livello di continuità dell’esercizio.
Questo tipo di prodotto ha come scopo primario, di conseguenza, per poter svolgere in maniera impeccabile la sua funzione, di dotarsi di vari accumulatori di energia. Nell’elenco legato a questi ultimi è giusto comprendere le tradizionali batterie al piombo. Tramite l’uso di tali accumulatori di energia, ecco che le stazioni di energia riescono ad accumulare e immagazzinare tutta quell’energia che poi serve per l’alimentazione del carico a cui risulta connessa, qualora la fonte di energia primaria dovesse essere assente.
Le stazioni di energia, proprio in virtù di tale funzione fondamentale di cui si occupano, si possono tranquillamente ricollegare al campo del sistema UPS. In poche parole, quest’ultimo prodotto, meglio conosciuto come gruppo di continuità, si differenzia dalle stazioni di energia per vari motivi. Infatti, le stazioni di energia hanno differente natura del carico che si dovrà alimentare. Ad esempio, all’interno dell’UPS l’uso di un carico dotato di alimentazione in corrente e tensione alternato, ecco che nelle stazioni di energia ci sarà un correlato carico grazie all’alimentazione in corrente e tensione continue.
Quali sono le principali caratteristiche di una stazione di energia
Cosa cambia tra le stazioni di energia e i normali alimentatori, piuttosto che raddrizzatori? Si tratta di due ordini di ragioni. Prima di tutto, il fatto che una stazione di energia rappresenta una sorgente centralizzata di energia elettrica. In poche parole, si tratta di una sorgente dotata di una potenza davvero molto alta, a cui vengono collegati vari carichi. In ogni caso, è facile notare come sia accompagnata spesso a dei sistemi di accumulo di energia, tra cui proprio le batterie.
La tecnica di realizzazione usata
Come si può facilmente intuire, c’è la possibilità di approcciarsi a vari sistemi di costruzioni altamente tecnologici delle stazioni di energia. Sotto questo profilo, fa la differenza chiaramente lo scopo d’uso per cui viene richiesta la stazione di energia. Spesso e volentieri è tutto legato a delle specifiche applicazioni in alcuni particolari mercati. Interessante mettere in evidenza come, al giorno d’oggi, la tecnologia che va per la maggiore è quella a semiconduttore.
I modelli più all’avanguardia
Nel caso in cui abbiate l’esigenza di provvedere all’acquisto di una stazione di energia, allora la cosa migliore da fare è quella di concentrarsi sulle soluzioni più rapide, ma anche più affidabili. Le nuove gamme di stazioni di energia lanciate ultimamente sono in grado di garantire la fornitura di corrente continua con un tempo di intervallo azzerato praticamente non solo in presenza, ma anche qualora la rete d’ingresso dovesse assolutamente mancare. Ovviamente, prima di completare l’acquisto, serve sempre verificare la soluzione più adatta alle proprie esigenze, anche di spazio.