Il gigante farmaceutico Pfizer ha dichiarato mercoledì che il suo vaccino COVID-19 aggiornato, che si prevede verrà utilizzato questo autunno, ha mostrato una forte risposta anticorpale contro la sottovariante BA.2.86 del coronavirus, molto mutata, in uno studio preclinico sui topi.
Questa dichiarazione, rilasciata il 6 settembre, arriva come una notizia confortante in mezzo alla crescente preoccupazione per le varianti emergenti del virus.
La sottovariante BA.2.86 ha recentemente attirato l’attenzione del Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (CDC), che ha indicato che potrebbe essere più capace di causare infezioni in persone che hanno già avuto il COVID o che sono state vaccinate con i precedenti vaccini.
Questo ha sollevato preoccupazioni sulla potenziale efficacia dei vaccini esistenti contro le nuove varianti. Tuttavia, le affermazioni di Pfizer possono servire a calmare queste paure.
La società ha detto che il suo vaccino aggiornato, sviluppato in collaborazione con BioNTech, ha generato una forte risposta immunitaria nei topi esposti alla sottovariante.
Mentre Pfizer sta facendo progressi con la sua formula aggiornata, non è l’unico a lavorare per garantire che i suoi vaccini rimangano efficaci contro le varianti emergenti.
Moderna, un altro gigante farmaceutico, ha affermato mercoledì che i dati dei suoi studi clinici sull’uomo mostrano che il suo vaccino aggiornato sarà probabilmente efficace contro la variante BA.2.86.
Questi sviluppi rappresentano passi importanti verso l’assicurazione di una protezione continua contro il virus, nonostante la sua evoluzione.
I rapporti sono stati forniti da Michael Erman e modificati da Jonathan Oatis, rispettando gli standard di fiducia di Thomson Reuters.