Dal 2018 stop alle monete da 1 e 2 centesimi.
Lo ha deciso la Commissione Bilancio della Camera dei Deputati, dando il via libera all’emendamento Boccadutri.
A partire dall’1 gennaio del prossimo anno, quindi, dopo 16 anni di ‘carriera’, non saranno più coniate le monete più piccole.
Per quanto concerne i prezzi, si adotterà il sistema dell’arrotondamento per eccesso o difetto.
Cioè, al ribasso dal numero decimale 1 al 4 e al rialzo dal 5 al 9.
Il Garante dei prezzi monitorerà l’impatto della norma e riferirà, ogni sei mesi, al Ministero dell’Economia e della Finanza le eventuali anomalie segnalate all’Antitrust.
La decisione, poi, dovrà essere comunicata alla Banca Centrale Europea entro un mese dall’entrata in vigore.
La scelta, però, non piace al Codacons, l’associazione dei consumatori: “L’addio alle monete da 1 e 2 centesimi – ha detto il presidente Carlo Rienzi – darà vita ad arrotondamenti selvaggi dei prezzi al dettaglio con conseguente incremento dei listini, e il previsto monitoraggio da parte del Garante dei prezzi non servirà assolutamente a nulla“.