Un’idea forte e un’ambizione senza limiti sono alla base del successo della creatura più importante di Jeff Bezos
Un garage e un’idea di business rivoluzionaria, ambiziosa, forse persino troppo ambiziosa, ma non per Jeff Bezos, il padre di Amazon, l’e-commerce più famoso del mondo: anche sforzandoci, faticheremmo a trovare una persona che non abbia mai fatto acquisti da Amazon, tanto è pervasivo e presente il marchio nella mente delle persone.
Ovviamente, il processo di crescita dell’e-commerce più famoso del mondo è passato soprattutto attraverso il miglioramento graduale e continuo dei servizi offerti ai consumatori, e a tal proposito è giusto ricordare l’importanza che hanno avuto per Amazon le attività analitiche, come le ricerche di mercato (segnaliamo l’approfondimento del blog di CentralMarketingIntelligence, tra le agenzie più attive in questo campo), che hanno indubbiamente aiutato l’azienda di Jeff Bezos a raggiungere il successo che tutti conosciamo.
Nascita ed evoluzione di Amazon
Tutto comincia il 5 luglio 1994, quando Jeff Bezos fa il passo che cambia la sua vita e la storia del commercio elettronico: lascia il suo incarico da vicedirettore della D.E Shaw, una società di hedge fund a New York, e torna a Seattle, dove comincia a darsi da fare per realizzare il suo sogno più ambizioso.
Siamo nel 1995, nasce Cadabra.com, poi Amazon.com. L’insegna, una scritta in blu su plastica bianca, svetta fiera sul garage. Il cambio del nome? Amazon richiama il nome di uno dei fiumi più lunghi del mondo, il Rio degli Amazzoni; la lettera A, nelle intenzioni del giovane Jeff, doveva aiutare la sua creatura a finire in alto negli elenchi.
Amazon comincia come negozio online di libri: per aprire l’attività, Jeff Bezos attinge ai suoi risparmi e a quelli dei suoi genitori. Ma l’imprenditore vuole ben altro e concepisce l’idea che cambierà il business: rendere lo shopping di qualsiasi cosa, dai libri agli strumenti elettronici, il più rapido, conveniente ed efficiente possibile.
La strada è in salita: le difficoltà, soprattutto finanziarie, si fanno sentire e per avere profitti la società deve attendere il 2001. Ma Jeff Bezos è tanto visionario quanto ambizioso e non ha dubbi sul suo progetto. Nel 1997, Amazon diventa un’azienda pubblica: un numero sempre crescente di investitori crede nel suo successo. Questa mossa fornì i capitali necessari per espandersi in nuovi settori. Nel 1998 Time, la nota rivista, dedica la copertina a quell’imprenditore così ambizioso e determinato.
Nel corso degli anni, Amazon diversifica la sua offerta, aggiungendo musica, software, film, elettronica e molto altro ancora al suo catalogo.
Ma Bezos ha un’altra idea brillante: prevedendo l’ascesa degli e-book, individua la necessità di offrire un dispositivo di lettura di qualità a prezzi accessibili: così, nel 2007, nasce il Kindle. Questo dispositivo di lettura e-book cambia nel profondo l’industria editoriale, permettendo ai lettori di acquistare e leggere libri digitali in modo facile ed economico: basta un click, un semplice click, per ritrovarsi sul proprio lettore il libro desiderato. Jeff Bezos, insomma, sfrutta una caratteristica dei tempi, la pigrizia e l’acquisto impulsivo, per avviare un processo ancora sottovalutato: la digitalizzazione della lettura.
La storia continua: nasce Amazon Prime, un servizio di abbonamento che offre spedizioni rapide e streaming video. È una mossa vincente, rivoluzionaria, che allarga il business di Amazon, da e-commerce a società di entertainment, in competizione con Netflix e gli altri settori dello streaming
Amazon continua a crescere, acquisendo aziende come Zappos, Whole Foods e Ring. Bezos e, sfruttando le infrastrutture tecnologicamente molto avanzate, lancia anche Amazon Web Services (AWS), un servizio di cloud computing leader nel settore che garantisce a Bezos altri ricavi.
Non finisce qui: con Whole Foods Market entra nel settore degli alimentari, in concorrenza con i supermercati, e con Alexa fa capolino nelle case di tutti noi, che ci rivolgiamo al nostro assistente vocale per ascoltare musica (magari da Prime Music), guardare una serie, accendere le luci.
Certo, il successo di Amazon non è privo di controversie, dalle condizioni di lavoro nei suoi magazzini alla sua influenza – per così dire – dell’industria del commercio al dettaglio e online (non di rado è stata accusata di concorrenza sleale). E ci sono stati anche fallimenti come il Fire Phone, clamorosamente bocciato dal mercato. Inoltre, a onor del vero, a contribuire al successo del marchio ha contribuito, e non poco, l’ex moglie di Bezos, Mackenzie Scott, che non a caso al momento del divorzio ha ottenuto il 4% delle azioni di Amazon.
In conclusione
Per fare la rivoluzione, serve una scintilla. Nel caso di Amazon, sono state le idee, la visionarietà e la caparbietà di Jeff Bezos, personaggio controverso ma dalle indubbie doti. In pochi anni, Amazon è passato dall’essere una “banale” libreria online a uno dei brand più riconoscibili e influenti al mondo. Non sono mancate e non mancheranno le controversie e le distorsioni, ma è indubbio che Amazon e soprattutto Bezos rappresentino uno dei simboli più forti dell’era del Web.