Disney Plus è una delle piattaforme streaming più utilizzate di sempre, soprattutto perché contengono un sacco di contenuti adatti alle famiglie che possono tenere i bambini impegnati mentre i genitori stanno facendo altro o che possono distrarli mentre sono al letto con la varicella.
La condivisione degli account di Disney Plus
Una delle caratteristiche più apprezzate di Disney Plus è la condivisione degli account: il sistema della piattaforma permette infatti di far utilizzare lo stesso account fino a quattro persone in luoghi diversi contemporaneamente. La cosa è stata definita molto comoda da diversa gente, dal momento che in questo modo il risparmio dell’abbonamento è ancora più grande. Nell’ultimo periodo tuttavia la Disney si è dichiarata propensa a togliere la condivisione, in modo da non perdere ulteriori ricavi a causa del grande dispendio di mezzi per mantenere la piattaforma. Nelle ultime ore tuttavia la casa di Topolino sembra aver fatto marcia indietro.
La condivisione degli account rimane fino al 2025 su Disney Plus
Recentemente è stata fatta una conferenza sugli ultimi risultati dei bilanci Disney e, per l’occasione, il presidente dell’azienda Bob Iger ha dichiarato che le attuali modalità della piattaforma rimangono in vigore fino all’anno 2025. Questo vuol dire che la condivisione degli account saranno possibili per almeno altri 2 anni. Queste sono state infatti le sue parole:
Nel nostro piano di business streaming abbiamo ulteriori opportunità di miglioramento che arriveranno dall’implementazione di standard più rigorosi per quanto riguarda la condivisione degli account. Nonostante il lancio dei nostri nuovi piani, non prevediamo un impatto significativo fino al 2025.
Evidentemente questo cambio improvviso deve essere stato spronato dagli ultimi traguardi della piattaforma che alla fine del 2023 ha superato i 150 milioni di abbonati. Lo scorso anno Disney Plus ha perso 1,4 miliardi di dollari nel trimestre, mentre quest’anno le perdite sono scese a 387 milioni. In questo modo i miglioramenti sono saliti del 74% e c’è quindi molto ottimismo per la crescita dell’anno prossimo.