Secondo quanto dichiarato dalla direttrice dell’Ema, Emer Cooke, i nuovi vaccini che hanno ricevuto l’approvazione dell’Unione Europea sarebbero efficaci anche contro la variante Eris del virus. Parlando in risposta a una domanda proposta da ANSA, Cooke ha sottolineato che la variante Eris è tra quelle che l’EMA ha monitorato, e che i nuovi vaccini proteggono anche da questa, oltre alle varianti più recenti. Ha inoltre aggiunto che, nonostante la pandemia sia stata superata, il virus continua a rappresentare una minaccia per le persone a rischio, tra cui gli over 65, le persone con problemi di salute e le donne incinte, e sottolinea l’importanza della vaccinazione in tali gruppi.
Gestione futura delle pandemie secondo l’Onu
La vice segretaria dell’Onu, Amina Mohammed, ha rilasciato importanti dichiarazioni durante una riunione ad alto livello sull’argomento delle pandemie, tenutasi a margine dell’Assemblea generale dell’Onu. Ha evidenziato come la gestione del Covid-19 abbia evidenziato sia l’ingegnosità umana, con la realizzazione di test e vaccini in tempi brevi, sia le lacune in termini di preparazione, con effetti più pesanti sulle popolazioni più vulnerabili e con l’accesso ai vaccini monopolizzato dai paesi più ricchi.
Le disuguaglianze, ha sottolineato Mohammed, continuano a persistere, e la pandemia ha ulteriormente allontanato gli obiettivi di sviluppo sostenibile, con ripercussioni significative su povertà, debito pubblico e disuguaglianze sociali. Ha quindi evidenziato l’importanza di non ripetere gli errori commessi in vista della prossima pandemia, migliorando la sorveglianza del virus, rafforzando i sistemi sanitari e garantendo un accesso equo a vaccini e trattamenti per tutti i paesi.
Un’altra priorità, secondo Mohammed, è quella di rafforzare l’autorità e il finanziamento dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e di raggiungere un accordo forte sulle pandemie, incentrato sull’equità e supportato da modifiche al Regolamento sanitario internazionale. Ha inoltre sottolineato l’importanza di combattere la disinformazione, che alimenta lo scetticismo sui vaccini e mina i consigli degli esperti. Infine, la strategia di risposta deve tener conto della natura sempre più internazionale e complessa delle crisi, che richiedono risposte coinvolgenti una varietà di attori.