Se bisogna stare attenti anche al contagio della varicella, le cose si complicano particolarmente quando si tratta di febbre gialla, una malattia che causa l’ittero e che può portare a delle conseguenze anche gravi. Per questo, a Civita D’Antino (provincia dell’Aquila), c’è stato un lieve sussulto quando si è scoperto che un cittadino abruzzese è stato colpito dal virus.
Nella regione è stato individuato un caso di febbre Dengue. La malattia sembra essere stata contratta da una donna: il contagio l’avrebbe preso in un quartiere di Roma che era già stato segnalato come una zona con potenziale possibilità di prendere la febbre gialla. Per questo motivo la Regione Abruzzese sta facendo degli accertamenti per capire se la specifica specie di zanzare portatrice della malattia sia presente nel territorio.
Per questo motivo le scuole che si trovano a Civita D’Antino sono state chiuse. La cosa ha scatenato molto scalpore, ma il dipartimento della Regione Abruzzo è immediatamente intervenuto con un comunicato per tranquillizzare i cittadini:
Dalla segnalazione la Asl si è subita attivata con l’amministrazione comunale del paese dove la signora avrebbe soggiornato per alcuni giorni, tra il 20 e il 23 ottobre, raccomandando l’attivazione di procedure di disinfestazione, così come previsto dal Piano nazionale arbovirosi. Procedure che hanno portato alla chiusura di alcune strutture per un periodo di tre giorni, necessari per consentire gli interventi di bonifica in totale sicurezza per la salute dei cittadini, trattandosi di sostanze chimiche potenzialmente nocive.
Si tratta, in ogni caso, di misure messe in atto a scopo precauzionale, in attesa del completamento dell’indagine epidemiologica e degli ulteriori accertamenti affidati all’Istituto superiore di sanità. Va ricordato, in ogni caso, che il virus della Dengue non è trasmissibile da uomo a uomo, ma solo attraverso le punture di particolari specie di zanzare, la cui presenza nella zona di Civita D’Antino è in corso di accertamento da parte dell’Izs (Istituto zooprofilattico sperimentale).
Le scuole sono state chiuse il giorno 8 novembre e riapriranno direttamente il 12. Nonostante la febbre non sia trasmessa nel contatto tra individui, è bene che questi ultimi non circolino in massa favorendo la caccia delle zanzare, le quali devono essere individuate e, nel caso, eliminate con la disinfestazione.
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