Dalla riduzione degli sprechi al riutilizzo degli scarti, dalla produzione sostenibile ai nuovi cibi a bassissimo impatto ambientale fino all’utilizzo del cibo come mezzo educativo e di riscatto sociale: si sono conclusi i 60 giorni di viaggio in 12 città del mondo dei 16 ricercatori del Food Innovation Program
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Milano, 30 luglio 2018 – 60 giorni di viaggio, 12 tappe in altrettante città dall’Europa all’Asia, passando per l’America e Canada, 12 agende istituzionali, centinaia di digital advocates per la campagna social “Future Food for Climate Change” con decine di Digital Meetup organizzati da tutte le parti del Pianeta, sono questi i numeri della Food Innovation Global Mission 2018, il più grande giro del mondo nell’innovazione del cibo, che ha visto 16 ricercatrici e ricercatori del “Food Innovation Program” – Master internazionale di secondo livello sull’innovazione applicata al settore agroalimentare – organizzato dall’Università degli Studi di Modena e Reggio-Emilia, Future Food Institute e Institute For the Future di Palo Alto (California) -, impegnati nella visita ai più importanti food tech hub del Mondo.
La Food Innovation Global Mission, giunta quest’anno alla sua seconda edizione, è partita dalla “Scuderia, Future Food Urban Coolab”, una delle sedi bolognesi del Future Food Institute, lo scorso 12 maggio con l’obiettivo di visitare le realtà più interessanti e innovative del comparto alimentare. Riduzione degli sprechi alimentari, riutilizzo degli scarti di cucina ma anche produzioni sostenibili e nuovi cibi a bassissimo impatto ambientale: quello della delegazione del FFI è stato un viaggio nel prossimo futuro del nostro sistema alimentare e quindi del Pianeta.
“Dopo 60 giorni on the road e dopo aver visitato Amsterdam, Berlino, Madrid, Toronto, New York, San Francisco, Tokyo, Hong Kong, Shanghai, Bangkok e Mumbai, dopo aver incontrato ed intervistato oltre 160 Food Heroes e storie di successo – ha dichiarato Sara Roversi – fondatrice di Future Food Institute – si conclude la Food Innovation Global Mission. E’ stata per tutti noi una missione entusiasmante e travolgente, ricca di incontri, scoperte, progetti, nuovi contatti e opportunità, conferenze, interviste; un’esperienza condivisa con un team di Fellows davvero speciale che ci ha permesso di studiare il mondo e i nostri focus di ricerca, partendo da punti di vista molto differenti. Abbiamo già cominciato, grazie anche al prezioso supporto dei nostri knowledge partner come il DISBA CNR e l’INAF del Canada, l’importante processo di elaborazione di tutti i contenuti, l’analisi dei materiali e delle interviste raccolte per poi essere pronti a pubblicare i risultati del progetto ad inizio Ottobre e presentarli alla Maker Faire Rome in programma dal 12 al 14 Ottobre a Roma e al World Food Day, nelle sedi istituzionali”.
La Food Innovation Global Mission è stata patrocinata, tra gli altri dalla Farnesina. La diplomazia economica del Governo Italiano è stata fondamentale per attivare la rete diplomatica italiana all’estero e contribuire alla valorizzazione e al posizionamento del Sistema Italia nel Mondo, attraverso un’azione sinergica pubblico-privato, gestita dal Dipartimento Relazioni Istituzionali e Accordi Strategici Internazionali del Future Food Institute.
Nel corso delle 12 agende istituzionali seguite nei 2 mesi di missione, il Dipartimento ha incontrato 9 capi delle Agenzie mondiali delle Nazioni Unite per lo sviluppo industriale dei Paesi in Via di Sviluppo, grazie ad UNIDO ITPO Italy; 5 Ambasciatori d’Italia all’estero; 2 delegazioni dell’Unione Europea, rispettivamente a New York e Bangkok; 2 Consoli Generali d’Italia; Università, Centri di ricerca; Cluster scientifici, tecnologici e produttivi, facendo squadra con Camere di Commercio Italiane all’estero ed estere in Italia, per un totale di circa 250 persone incontrate, avviando 6 nuovi accordi strategici per i 6 Paesi target del FFI: America; Canada; Giappone; Cina; Hong Kong; Thailandia.
A Tokyo si è tenuto uno degli appuntamenti istituzionali più importanti, quello che ha visto FFI, su invito di UNIDO ITPO Italy, partecipare a ITPO Heads’ Meeting, l’incontro annuale in cui i vertici dei 9 uffici di Promozione Tecnologica e degli Investimenti della rete UNIDO presentano le attività implementate, i nuovi step da intraprendere e i miglioramenti attesi. E’ stata la prima volta che UNIDO ITPO Italy e FFI si sono presentate ufficialmente insieme, con l’obiettivo di coinvolgere le altre agenzie internazionali negli impegni pianificati volti alla promozione dell’innovazione nell’agribusiness nei PVS. Emblema di tale collaborazione, promosso per tutta la durata della Global Mission: la 3° edizione del Premio Internazionale per le idee innovative e i progetti tecnologici nell’agribusiness per i PVS 2019 realizzato in partnership con il Future Food Institute, valorizzando anche i 500 progetti già raccolti nelle precedenti edizioni, provenienti da 80 paesi e 5 continenti. Con l’occasione, la Direttrice di UNIDO ITPO Italy, Diana Battaggia, ha dichiarato: “Ho deciso di invitare il Future Food Institute come special guest a questo importante Heads Meeting, perché questa collaborazione strategica, come anche ha evidenziato la collega Lucia Cartini, coordinatore ITPO, recepisce un bisogno sentito dalle UN a livello mondiale: incrementare gli interventi sulla innovazione per promuovere investimenti e aumentare i livelli di competitività di aziende e territori. Su questo la nostra Agenzia ha svolto dal 2015 un lavoro pionieristico”.
Ancora, la missione è stata presentata al Parlamento Europeo, grazie alla collaborazione con l’on. Paolo De Castro, Vice Presidente della Commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, ad un mese dal lancio alla FAO, Food and Agriculture Organization, dove il Future Food Institute avrà presto una sede. Tale lavoro, ha previsto anche il consolidamento della collaborazione con la rete di Al Gore, ex Vice Presidente degli Stati Uniti e Premio Nobel per la Pace.
Con già una partnership formale con la branch europea ed una collaborazione con quelle di India e Canada, il Future Food Institute ha incontrato durante la Global Mission circa 65 Climate Leaders in tutto il Mondo (e soprattutto Europa, Canada, America e India), per approfondire i temi dell’impatto dell’innovazione nel sistema agroalimentare sui cambiamenti climatici. Inoltre oltre 300 Climate Leaders si sono attivati per la campagna digitale “Future Food for Climate Change #FF4CC”, il cui testimonial è stato il famoso imprenditore Marc Buckley, coordinatore del The Climate Reality Project Germany e componente della Commissione Ambiente e Innovazione della Federazione Italiana per i Diritti Umani.