Sulle orme dell’Asia e di Wall Street, le Borse europee approcciano con cautela, in vista di dati determinanti sul prodotto interno lordo e sulla situazione lavorativa negli Stati Uniti. Ad attirare l’attenzione degli investitori sono le cifre sull’occupazione nel settore privato, le richieste di sussidi di disoccupazione e l’indice generale della prima settimana di settembre. In precedenza, i dati rilasciati avevano registrato prestazioni inferiori alle attese, suggerendo una debilità dell’economia USA e alimentando tra gli operatori di mercato l’ipotesi di una pausa nell’aumento del costo del denaro da parte della Federal Reserve.
IL FTSE MIB di Milano e il CAC 40 di Parigi stanno progredendo, mentre il DAX 40 di Francoforte sta risentendo del calo dei prezzi all’importazione. Anche l’IBEX 35 di Madrid e l’AEX di Amsterdam stanno procedendo con cautela.
Focus sulla situazione di Piazza Affari
A Piazza Affari, le banche continuano a dominare le attenzioni, in vista di possibili sviluppi sulla tassazione degli extraprofitti. Dopo la collocazione di un’obbligazione senior preferred da 500 milioni di euro, Banca Mps guida la classifica. Bene anche Banco Bpm e Bper, mentre le utility (Hera, A2a, Enel e Terna) registrano lievi perdite. Stellantis mostra un’andamento stabile in seguito ai dati sulle immatricolazioni in Europa.
Andamento dei mercati delle materie prime e valutario
Il petrolio continua a registrare un rialzo, grazie alla riduzione delle scorte negli Stati Uniti, il maggior consumatore mondiale di benzina. Al contrario, i prezzi del gas naturale stanno scendendo, con i future settembre a 34 euro al megawattora. Sul mercato valutario, l’euro si sta rafforzando leggermente rispetto al dollaro, mentre il cross dollaro/yen è a quota 146,21.
Spread BTp-Bund e Borsa di Tokyo
Lo spread tra BTp e Bund è rimasto stabile, con il rendimento del BTp decennale benchmark che ha aperto gli scambi al 4,19% dal 4,15% della vigilia. Parallelamente, la Borsa di Tokyo ha chiuso in rialzo, spinta dai dati positivi sull’occupazione negli Stati Uniti, alimentando l’ottimismo per un “atterraggio morbido” dell’economia americana.