Formatosi con una laurea in Giurisprudenza e una specializzazione in “Mafia Capitale”, Giancarlo Giorgetti ha fatto le sue prime armi nel giornalismo grazie alle cronache locali pugliesi. Successivamente, ha conseguito un Master in Giornalismo a Torino e da allora si è dedicato con passione all’analisi approfondita dei fatti e alla creazione di podcast.
Giancarlo Giorgetti, l’attuale ministro dell’Economia, ha recentemente espresso la sua preoccupazione per il Superbonus. “Il solo pensiero del Superbonus mi procura un mal di pancia”, ha dichiarato Giorgetti durante il suo discorso alla terza giornata del forum Ambrosetti, un evento annuale dedicato ai temi economici più rilevanti. Giorgetti, esponente leghista, ha preannunciato una legge di bilancio “prudente”, che ritiene necessaria a causa dell’impatto del Superbonus, una misura introdotta dal precedente governo Conte nel 2020.
Il Superbonus limita l’economia italiana, secondo Giorgetti
Secondo l’opinione del ministro dell’Economia e delle Finanze, il Superbonus, introdotto nel 2020 dal governo Conte, impone all’attuale governo il compito di gestire le conseguenze economiche. Giorgetti ha spiegato durante il suo intervento al forum Ambrosetti che la prossima legge di bilancio dovrà essere inevitabilmente prudente.
Giorgetti ha espresso chiaramente il suo pensiero, sostenendo che la misura che prevede un rimborso del 110% delle spese di ristrutturazione edilizia limita la politica economica italiana.
Conte difende il Superbonus: “Ha incentivato la crescita”
“Dei 100 miliardi di euro di cui si parla, questo governo ne ha pagati 20”, ha osservato Giorgetti, aggiungendo che i restanti “80 miliardi sono da pagare fino al 2026”. Le critiche di Giorgetti sul Superbonus giungono poco dopo l’intervento dell’ex premier Giuseppe Conte, che ha difeso la misura introdotta dal suo governo.
Conte, leader del Movimento 5 stelle, sostiene che il Superbonus ha favorito la crescita economica, come attestato da Upb e Nomisma. Ha inoltre affermato che le truffe legate al Superbonus ammontano a 860 milioni da novembre 2021, pari solo allo 0,5% dei crediti fiscali legati al Superbonus.
Giorgetti prevede un aumento dell’1% del PIL nel 2023
Nella prossima manovra, definita “prudente” da Giorgetti, sarà possibile prevedere un taglio del cuneo fiscale e politiche mirate a lavoro e famiglie. Il ministro dell’Economia prevede un aumento del Pil nel 2023 di circa l’1%, sostenendo che il governo intende mantenere le previsioni del Def all’1%, nonostante le variabili esterne siano cambiate.
Giorgetti si riferisce al Documento di economia e finanza approvato in Parlamento, secondo il quale l’economia italiana sarebbe cresciuta dello 0,9% nel 2023 e il debito pubblico sarebbe invece diminuito gradualmente, passando dal 144,4% del Pil nel 2022 al 140,4% nel 2026.