La Sicilia è una terra meravigliosa, amata in tutto il mondo ed ambita meta turistica, eppure è ancora afflitta da un problema gravissimo, quello degli incendi: dopo aver devastato le zone di Palermo e Messina, ieri una donna è morta a Cefalù mentre tentava di salvare i propri cavalli da una stalla circondata dalle fiamme e più di 700 turisti sono stati evacuati dalla città. Un problema enorme, grave ed a cui purtroppo si continua a non trovare una soluzione, tra quelli che nascono per cause di forza maggiore e quelli che sono invece dolosi. Facciamo dunque il punto della situazione su cosa sta succedendo in Sicilia e che impatto hanno questi incendi a livello economico ed ambientale.
La situazione nel Palermitano e nel Messinese
Ancora terrore nel Palermitano: ci sono stati enormi danni nelle zone di Ogliastrillo, Campella e Mazzaforno con vigili del fuoco, forestali ma anche moltissimi volontari che lavorano senza sosta per cercare di arginare le fiamme. Danni anche nella zona di Termini Imerese, dove l’autostrada Palermo-Catania è rimasta chiusa, che è la stessa sorte toccata alla strada tra Cefalù e Castelbuono. Incendi anche nella zona di Partinico.
Colpiti dagli incendi anche molti dei comuni del Messinese e della fascia tirrenica come Patti, San Pietro Patti, Sant’Agata di Militello, Santo Stefano di Camastra, Militello Rosmarino, Furnari, Montalbano Elicona, Roccella Valdemone, Falcone, Brolo, Naso, Fondachelli Fantina, Ficarra, Tripi, Caronia e Rocca di Capri Leone.
Il costo economico e ambientale degli incendi
Inevitabilmente, questo incredibile numero di incendi provoca un danno non indifferente dal punto di vista sia economico che ambientale. La Coldiretti ha calcolato quanto costa agli italiani ogni incendio: si parla di oltre 10 mila euro per ettaro di terreno tra lo spegnimento dell’incendio e la bonifica e spese a lungo termine sulla ricostituzione dei sistemi ambientali ed economici delle aree devastate.
La stima riguarda anche il ripristino delle aree boschive distrutte dagli incendi: secondo le stime, ci vorranno almeno 15 anni per ricostituire i boschi bruciati. Numeri infausti, per un problema che è sì dovuto al grande caldo ma anche ad incendi dolosi, che sono ben il 60% del totale.