In questo ultimo periodo l’Italia è piena di articoli sul web in cui si parla di una fortissima invasione di insetti, tanto che aumentano le ricerche per quanto riguarda i metodi per scacciare le vespe per esempio. Tuttavia sembra che tutta questa preoccupazione sull’enorme scia di insetti che sta venendo fuori non sia altro che semplice allarmismo e a denunciare questa cosa è stato l’articolista Andrea Centini attraverso un suo pezzo scritto su Fanpage.
L’allarmismo sull’invasione degli insetti
Stando a quanto riportato nella fonte citata, gli improvvisi avvistamenti di numerosi insetti, ma anche di creature come serpenti e squali, non sono altro che frutto della normale stagione climatica. A prescindere dagli stravolgimenti del clima dovuti all’effetto serra, è perfettamente normale, in un periodo estivo, avvistare più facilmente creature come vespe, zanzare ed insetti, ma non perché questi ultimi abbiano deciso improvvisamente di uscire tutti quanti allo scoperto. Secondo l’articolista e gli scienziati intervistati da lui, i media starebbero contribuendo fin troppo ad ingigantire la questione e, la continua diffusione di avvistamenti e della paura delle persone, sta facendo crescere il panico nella comunità, creando fin troppa avversione nei confronti di normali animali.
L’invasione degli insetti non esiste
Andrea Centini è stato molto critico anche per quanto riguarda il modo in cui vengono descritti gli animali, spiegando la sua vera natura come per esempio in questo estratto:
“Ciò, naturalmente, non significa affatto che dobbiamo tenerci i nidi dei calabroni dentro casa, ma dipingere questi imenotteri come insetti assetati di sangue pronti a uccidere, aggressivi e invasivi non è corretto né giustificabile. Emblematico è il caso della vespa orientale (Vespa orientalis), una delle tre specie di calabrone presenti in Italia
La vespa orientale è balzata più volte agli onori – o meglio, ai disonori – della cronaca nazionale come specie “aliena” e “invasiva”, soprattutto a seguito dei ritrovamenti di nidi nella Capitale e in provincia. Ma non è assolutamente nessuna delle due cose.”
Si spera che nei prossimi giorni il panico tra la gente diminuisca, ma non c’è molto ottimismo per quanto riguarda l’Italia.