Sono numerose le segnalazioni che World Biodiversity Association – WBA e Legambiente Arcipelago Toscano stanno ricevendo in questo periodo a proposito di infestazioni di bruchi di limantria molto estese. Si tratta di una falena defoliatrice che colpisce le leccete.
Isola d’Elba: nuova infestazione di limantria
Biodiversity Association – WBA Sezione Arcipelago Toscano e Legambiente Arcipelago Toscano rendono noto di stare ricevendo numerose segnalazioni che denunciano la presenza estesa di infestazioni di bruchi di limantria (Limantria dispar). Il territorio colpito da queste falene defoliatrici che colpiscono e spogliano le leccete è l’Isola d’Elba. Nello specifico, le zone interessate sono ubicare per la maggior parte nell’Elba occidentale, anche se non sono escluse alcune aree a est dell’Isola.
Non è una novità per l’Isola d’Elba, che ha sempre visto la presenza della limantria. Tuttavia, il problema sorge poiché le aree infestate sono sempre più estese a causa del riscaldamento globale. Infatti, durante l’inverno, le basse temperature dovrebbero riuscire ad uccidere le limantrie che si trovano ancora dentro i bozzoli. Negli ultimi anni però ciò non è accaduto poiché le temperature sono troppo elevate anche nella stagione invernale.
Perciò, adesso l’Isola d’Elba sta facendo i conti con la fine della fase larvale della limantria e cioè con l’arrivo dei bruchi che, in procinto di passare alla fase adulta, si nutrono di leccete.
Quando i bruchi si trasformeranno in farfalle, diventeranno delle prede di pipistrelli, uccelli e vari parassitoidi.
A questo proposito, a fronte delle estese infestazioni, i ricercatori hanno anche notato una crescita nella popolazione del Calosoma sycophanta, ovvero il coleottero antagonista dei bruchi di limantria.
Questo coleottero, nutrendosi in gran quantità di bruchi di limantria, riesce a contribuire in maniera significativa al contenimento di questo biocida. Come il Calosoma sycophanta, anche altri nemici naturali della limantria aiutano a difendere i boschi dell’Isola d’Elba, riportando l’equilibrio.
Grazie alla natura che rimedia quando può agli errori umani, i boschi di leccio si aggiungono alle altre meravigliose cose da vedere sull’Isola d’Elba.