Dopo un’attesa prolungata, l’INPS ha finalmente rilasciato le istruzioni per coloro che non possiedono partita IVA e sono idonei a ricevere il bonus 200 e 150 euro destinato a professionisti e lavoratori autonomi. La scadenza per inviare la richiesta è fissata al 30 aprile 2023. Di seguito sono riportati i requisiti e le indicazioni da seguire.
Decreto Ministeriale e bonus per professionisti e autonomi senza partita IVA
Il Decreto Ministeriale del 7 dicembre prevede che anche chi non ha partita IVA possa beneficiare del bonus 200 euro e dell’eventuale integrazione di 150 euro, introdotti dal Decreto Aiuti per sostenere professionisti, professioniste, lavoratrici e lavoratori autonomi.
Dopo diversi mesi, l’INPS ha fornito le istruzioni per presentare domanda di accesso all’indennità, introdotta quasi un anno fa per contrastare l’aumento dei prezzi. Le informazioni dettagliate sono disponibili nella circolare numero 30 del 16 marzo 2023.
Presentare domanda all’INPS per il bonus 200 e 150 euro senza partita IVA
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha annunciato l’estensione del bonus 200 euro, previsto dall’articolo 33 del DL n. 50 del 2022, e dell’integrazione di 150 euro, prevista dal Decreto Aiuti ter, a un ulteriore numero di lavoratori autonomi e professionisti senza partita IVA.
Gli enti previdenziali privati hanno riaperto l’accesso all’indennità, permettendo ai potenziali beneficiari di richiedere le somme. Con la circolare numero 30 del 16 marzo 2023, l’INPS ha reso disponibili le istruzioni per presentare domanda anche per coloro che sono iscritti alle gestioni previdenziali dell’INPS.
Per presentare la domanda e ottenere il bonus 200 euro, è possibile farlo online tramite il servizio dedicato, disponibile nella sezione “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche”:
- Sostegni, sussidi ed indennità;
- Esplora Sostegni, Sussidi e Indennità;
- Selezionare la voce “Vedi tutti” e poi la sezione Strumenti.
Requisiti per richiedere il bonus senza partita IVA
Per presentare domanda, è necessario soddisfare i seguenti requisiti:
- Reddito complessivo non superiore a 35.000 euro nel 2021, e non superiore a 20.000 euro per ottenere anche l’integrazione di 150 euro;
- Iscrizione alla gestione autonoma dell’INPS con posizione attiva alla data del 18 maggio 2022;
- Attività lavorativa avviata al 18 maggio 2022;
- Almeno un versamento contributivo totale o parziale alla gestione di riferimento entro il 18 maggio 2022, per il periodo di competenza dal 1° gennaio 2020 e con scadenze di versamento entro la stessa data.
Inoltre, per richiedere l’indennità contro l’aumento dei prezzi, è necessario non essere titolare di trattamenti pensionistici diretti e non aver percepito già l’indennità in altre forme.
Domanda all’INPS entro la scadenza del 30 aprile
Chi rispetta le condizioni sopra descritte può richiedere il bonus 200 euro e l’integrazione destinata ad autonomi e professionisti direttamente online, accedendo al portale INPS alla sezione “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche”, tramite le seguenti credenziali:
- SPID di livello 2 o superiore;
- Carta di identità elettronica 3.0 (CIE);
- Carta nazionale dei servizi (CNS).
La domanda deve essere presentata entro la scadenza del 30 aprile 2023.
Una volta all’interno, è necessario selezionare la categoria di appartenenza sotto la voce “Indennità una tantum – Autonomi Senza Partita IVA”:
- Indennità una tantum per i lavoratori autonomi senza Partita IVA iscritti alla Gestione speciale degli Esercenti attività Commerciali, titolari nonché coadiuvanti e coadiutori degli stessi;
- Indennità una tantum per i lavoratori autonomi senza Partita IVA iscritti alla Gestione speciale per i Coltivatori diretti, Coloni e Mezzadri dell’INPS, imprenditori agricoli professionali, titolari attivi e coadiuvanti coltivatori diretti, coloni e mezzadri degli stessi;
- Indennità una tantum per i pescatori autonomi senza Partita IVA;
- Indennità una tantum per i liberi professionisti senza Partita IVA.
In alternativa alla domanda online, è possibile rivolgersi agli Istituti di Patronato o al Contact Center Multicanale, sempre entro la scadenza del 30 aprile 2023.
Scarica la circolare n.30 del 16/03/2023 dell’INPS