La Regione Liguria e Federfarma hanno firmato un accordo che prevede la distribuzione dei presidi per il monitoraggio della glicemia nelle farmacie del territorio. I cittadini dovranno semplicemente recarsi nella farmacia vicino casa muniti di tessera sanitaria, e potranno così ritirare tutto quanto prescritto nel Piano di Automonitoraggio Glicemico.
La misurazione della glicemia è fondamentale e soprattutto semplice da effettuare con gli strumenti a disposizione. Una volta compresa l’importanza del monitoraggio e come misurare la glicemia, sarà sufficiente andare in farmacia per il ritiro dei presidi necessari.
Liguria: presidi per il monitoraggio della glicemia distribuiti nelle farmacie
Dietro proposta dell’assessore alla Sanità Angelo Gratarola e in accordo con il Servizio Sanitario Regionale, la Giunta della Liguria ha approvato l’accordo con le farmacie pubbliche e private a proposito della distribuzione di farmici, presidi e ausili necessari ai pazienti diabetici.
È dunque attiva sull’intera regione la distribuzione dei presidi per la misurazione e il monitoraggio della glicemia, che si aggiunge a quella dei farmaci salvavita.
I cittadini che hanno diritto ai suddetti presidi non dovranno far altro che recarsi in farmacia con la propria tessera sanitaria, e riceveranno i prodotti stabiliti dal Piano di Automonitoraggio Glicemico (PAG) entro 24 ore. Gli strumenti in questione includono strisce per l’automonitoraggio della glicemia, lancette per pungere il dito, aghi e siringhe per la somministrazione dell’insulina.
Il presidente della Regione Giovanni Toti e l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola, a questo proposito hanno dichiarato quanto segue.
La distribuzione dei presidi per il monitoraggio della glicemia è partita nel 2020 come progetto sperimentale che ha interessato Asl 3, coinvolgendo, nel primo anno completo di sperimentazione, circa 18 mila pazienti con l’erogazione di circa 300 mila presidi. L’estensione della distribuzione permette di accostare il sistema capillare delle farmacie convenzionate alla tradizionale distribuzione tramite i presidi territoriali delle ASL, garantendo equità di accesso in maniera uniforme su tutto il territorio. Tutto questo si muove nel solco della sanità di prossimità ed ha una duplice funzione: la vicinanza al paziente e l’aderenza della cura con il governo e il contenimento della spesa sanitaria regionale. Si prevede che i pazienti interessati da questo tipo di distribuzione a livello ligure saranno oltre 50 mila.