La melatonina è un ormone generato da una ghiandola situata alla base del nostro cervello, chiamata epifisi. La luce limita la sua produzione mentre l’oscurità la incrementa. È ampiamente conosciuta per la sua capacità di regolare il ciclo sonno-veglia, segnalando al corpo quando è il momento di riposare e di risvegliarsi. Notoriamente, i livelli di melatonina sono più elevati durante la giovinezza e tendono a diminuire con l’invecchiamento.
I disturbi del sonno e la Melatonina
Se assunta come integratore, la melatonina viene rapidamente assorbita, soprattutto se somministrata in forma di gocce o compresse sublinguali, e la sua efficacia si esaurisce nell’arco di poche ore. Questa caratteristica la rende particolarmente utile per coloro che hanno problemi ad addormentarsi. Per le persone che si addormentano facilmente ma che si svegliano durante la notte o nelle prime ore del mattino, la melatonina a rilascio prolungato può essere più efficace. In tali situazioni, l’uso combinato con iperico o passiflora può portare a risultati ancora più soddisfacenti. L’incidenza dei disturbi del sonno è aumentata negli ultimi anni, anche a causa dell’eccessiva esposizione alla luce artificiale di computer e smartphone usati fino a tarda sera. La melatonina svolge un ruolo chiave nel riadattare il ciclo sonno-veglia disturbato dal fuso orario, molto utile per chi viaggia frequentemente tra diversi fusi orari, come turisti o personale di volo. La melatonina può essere anche benefica per coloro che soffrono della sindrome del turno di lavoro, un disturbo del sonno comune tra le persone che lavorano su turni notturni o con orari di lavoro variabili. Inoltre, ha dimostrato una certa efficacia nel trattamento dei disturbi del sonno in bambini affetti da deficit di attenzione, iperattività o autismo.
La Melatonina oltre il sonno
Numerosi studi medici evidenziano che la melatonina ha molte altre funzioni vitali. È un potente antiossidante, combatte i radicali liberi, con influenze antinvecchiamento multiple. Ha proprietà antitumorali, sia preventive che terapeutiche, e protegge il sistema nervoso in caso di malattie neurodegenerative come l’Alzheimer e il Parkinson. La melatonina è stata usata per mitigare gli effetti collaterali della chemioterapia e della radioterapia nel trattamento del cancro. In particolare, gli studi condotti su donne con tumore al seno hanno evidenziato un’azione significativa nel proteggere le funzioni cognitive, migliorando la qualità del sonno, l’umore, e riducendo la riduzione di piastrine e globuli bianchi durante il trattamento radioterapico e chemioterapico. La melatonina ha anche un effetto ralentante sulla crescita di molte cellule tumorali. Tuttavia, è essenziale che sia la quantità che il tipo di trattamento vengano stabiliti dopo un adeguato consulto medico o con uno specialista nel campo.
Un aiuto per il sistema immunitario
La melatonina ha un effetto stimolante sul sistema immunitario. Prima di usarla, è importante valutare attentamente i sintomi, i farmaci assunti e il tipo di tumore. Tuttavia, i suoi benefici sulla qualità della vita e l’efficacia della chemioterapia, la rendono, insieme ad estratti di alcuni funghi terapeutici, un’arma extra per ridurre gli effetti collaterali e migliorare il benessere. Da sottolineare che la melatonina ha poche controindicazioni quando è assunta per brevi periodi e a dosi adeguati. Tuttavia, l’uso prolungato dovrebbe essere evitato, tranne in casi specifici e sotto stretto controllo medico, in quanto potrebbe causare alcuni effetti collaterali come stanchezza e depressione dell’umore.