Come annunciato a fine giugno, Meta ha preso una decisione radicale: bloccare la visualizzazione delle notizie su Facebook e Instagram in Canada. Questo movimento è una risposta alla nuova legge denominata Online News Act, approvata dal Parlamento il 15 giugno 2023.
L’Online News Act obbliga le piattaforme online, come Meta e Google, a intraprendere negoziazioni con gli editori per stabilire una compensazione equa per la pubblicazione delle notizie. Tuttavia, Meta ha scelto di resistere a questa legge, affermando che gli editori stessi utilizzano Facebook e Instagram per aumentare il traffico ai loro siti e le entrate pubblicitarie, pertanto non desidera pagare per il contenuto.
Questa decisione ha portato all’oscuramento delle news su Facebook e Instagram a partire da ieri. Gli utenti che cercano articoli pubblicati dagli editori si trovano di fronte al messaggio “Le persone in Canada non possono vedere questo contenuto”. La restrizione geografica applicata da Meta impedisce la visualizzazione sia delle notizie condivise dagli editori che da altri utenti.
Impatto sulla Comunità e le Testate Locali
Il blocco delle news da parte di Meta ha già avuto un impatto significativo sulla comunità e sulle realtà editoriali locali. La scrittrice indigena Anna Mary McKenzie, attraverso i suoi account social, ha espresso preoccupazione per la mancanza di accesso alle notizie. Lei non è sola in questa situazione; molti utenti hanno segnalato il blocco dei loro contenuti.
La nuova legge Online News Act è stata progettata per migliorare l’equità nel mercato delle news digitali in Canada, garantendo compensazioni appropriate agli editori per il loro contenuto condiviso sulle piattaforme online. Tuttavia, la reazione di Meta ha messo in evidenza le sfide e gli effetti collaterali di tale normativa.
Le testate giornalistiche di grandi dimensioni possono ancora trovare modi alternativi per raggiungere il loro pubblico, ma le realtà locali, le newsletter e i progetti editoriali minori rischiano di perdere visibilità. Molti di loro avevano sfruttato i social come vetrina gratuita per ampliare il proprio pubblico, ma ora si trovano con messaggi di blocco al posto delle loro notizie.
Le Ragioni di Meta e la Controffensiva
Meta ha anticipato il blocco delle news prima che l’Online News Act entrasse in vigore, sostenendo che questa legge non tiene conto del funzionamento delle sue piattaforme. Google ha anch’esso criticato la normativa, suggerendo una monetizzazione basata sulla visualizzazione delle notizie sui social piuttosto che sulla pubblicazione stessa.
L’Online News Act è stato introdotto per sostenere un settore dell’informazione canadese che il Primo Ministro Justin Trudeau ha descritto come “in crisi”. Secondo un’analisi parlamentare, le testate giornalistiche potrebbero guadagnare milioni di dollari grazie alle compensazioni dalle Big Tech. Tuttavia, Meta ha ribattuto che questa legge è ingiusta e costringerebbe a pagare per contenuti che non sono il principale motivo dell’uso dei social.
Il vero prezzo dell’Online News Act sembra ricadere sulle realtà editoriali minori, le quali rischiano di perdere visibilità e mezzi di sussistenza. Paul Deegan, presidente di News Media Canada, ha sottolineato l’importanza del giornalismo autentico, ma ha anche riconosciuto le sfide economiche. Questa situazione evidenzia il conflitto tra la protezione degli interessi editoriali e la sostenibilità delle piattaforme social.
Nonostante la lotta tra Meta e il governo canadese, il futuro delle news online e delle piattaforme social in Canada rimane incerto, con effetti che si ripercuotono sull’ecosistema mediatico e sulla libertà di informazione.