Nata con l’obiettivo di sostenere economicamente i lavoratori che, per motivi non legati alla propria volontà, perdono il lavoro, la NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) è una misura che vuole dare sollievo finanziario ai disoccupati e a facilitare il reinserimento nel mercato del lavoro.
Non tutti sono a conoscenza del fatto che, qualora un percettore della NASpI decida di mettersi in proprio – e al riguardo suggeriamo la lettura di questo articolo del blog regime-forfettario.it che spiega come fare per aprire una partita Iva agevolata – ha la possibilità di trasformare l’indennità di disoccupazione in una risorsa da utilizzare come budget per avviare un’attività.
Detto altrimenti, ci sono alcuni casi precisi in cui un disoccupato che percepisce la NASpI può ottenere l’erogazione dell’anticipo in un’unica soluzione per dare vita a una propria idea imprenditoriale o commerciale.
Approfondiamo l’argomento e vediamo quali sono questi casi, chiarendo in primo luogo cos’è e come funziona la NASpI.
La NASpI è stata istituita grazie al decreto legislativo n. 22 del 4 marzo 2015 e ha sostituito le precedenti ASpI e MiniASpI e viene concessa su domanda.
La NASpI si rivolge ai lavoratori dipendenti (quindi con un rapporto di lavoro “subordinato”) che, come accennato, hanno perso il lavoro per motivi non dipendenti dalla propria volontà. Sono compresi anche gli apprendisti, i soci lavoratori di cooperative con contratto di lavoro subordinato, il personale artistico (anch’esso con rapporto di lavoro subordinato) e i dipendenti a tempo determinato delle amministrazioni pubbliche.
Per poter beneficiare della NASpI è necessario soddisfare determinati requisiti. Il lavoratore deve aver versato contributi previdenziali durante l’attività lavorativa; inoltre, è necessario iscriversi presso il Centro per l’Impiego locale come disoccupato e dimostrare di essere alla ricerca di lavoro, dando la disponibilità a partecipare anche a corsi professionali.
La NASpI spetta a partire
La domanda viene accettata se ci si trova in stato di disoccupazione; ma il rapporto di lavoro precedente non dev’essere cessato a causa di dimissioni per giusta causa, durante il periodo di maternità, per risoluzione consensuale del rapporto di lavoro o per risoluzione consensuale a seguito del rifiuto di un trasferimento.
Ancora, non ci dev’essere stato licenziamento con accettazione della conciliazione e nemmeno un licenziamento disciplinare.
Per ottenere la NASpI, inoltre, sono necessarie almeno 13 settimane di contribuzione contro la disoccupazione nei quattro anni che precedono l’inizio della disoccupazione.
A tal proposito, sono validi i contributi previdenziali, i contributi figurativi per maternità obbligatorio, i periodi di lavoro all’estero e i periodi di astensione dal lavoro per malattia dei figli (fino agli 8 anni). Esclusi i periodi di malattia sul lavoro, di cassa integrazione, di assenza per permessi e congedi e di aspettativa non retribuita; non concorrono al calcolo nemmeno i contratti di solidarietà a zero ore.
Per fare domanda, basta collegarsi alla pagina dedicata del sito Inps e presentare la domanda; altrimenti, è possibile chiamare il numero verde dell’Inps (803164 da rete fissa, 06 164 164 da mobile) o rivolgersi a un patronato.
I tempi di lavorazione della domanda sono di 30 giorni.
Abbiamo visto come funziona la NASpI: ora non ci resta che chiarire come funziona l’anticipo della stessa.
Intanto, possono ottenere l’anticipo della NASpI i titolari dell’assicurazione sociale per l’impiego, conosciuta anche come “indennità di disoccupazione”, che devono ancora ottenere dei mesi residui di indennità.
Per ottenere l’anticipo della NASpI in un’unica soluzione bisogna avviare un’attività lavorativa, in proprio o in forma collettiva.
Nello specifico, si può dare vita a un’attività:
La richiesta di anticipo della NASpI deve seguire un iter preciso e dev’essere fatta entro 30 giorni dall’inizio dell’attività di lavoro autonomo, artigianale/agricola/commerciale, dalla sottoscrizione della quota sociale della cooperativa o dall’inizio dell’attività di una società di persona o di capitale
Anche la domanda di anticipo della NASpI dev’essere presentata online, cliccando sulla pagina ad hoc del sito dell’Inps, oppure tramite un patronato locale. In alternativa, è possibile chiamare il numero verde dell’INPS da telefono fisso o da mobile.
La domanda deve essere accompagnata da un documento d’identità valido, dall’eventuale iscrizione a un albo professionale, dall’eventuale ricevuta di attribuzione della partita Iva, dalla data di sottoscrizione della quota sociale della cooperativa insieme ai dati camerale e alla data di iscrizione all’albo nazionale delle cooperative.
La NASpI da qualche anno ha sostituito la “vecchia” disoccupazione, ossia tutte quelle misure di indennizzo rivolte a chi veniva licenziato e si ritrovava disoccupato. Possono chiedere un anticipo della NASpI i disoccupati che vogliono avviare un’attività in proprio, come libero professionista a partita Iva oppure come socio in cooperative, o ancora come socio unico in una Srl (e affini), come socio in una società di capitali o Snc e Sas.
Per chiedere di avere l’anticipo in un’unica soluzione, bisogna presentare una domanda apposita con allegata la documentazione richiesta (numero della partita Iva, sottoscrizione della quota sociale di una cooperative, ecc.). Così si potrà ottenere la liquidità necessaria per dare il via alla propria idea d’impresa.
C'è allerta cocciniglia in Italia, e c'è un singolo ingrediente naturale che è sufficiente per…
A maggio nessuno sarà come loro perché grazie a Venere avranno tutto quello che hanno…
Hai ricevuto bollette altissime? Potresti essere vittima di una pratica ingannevole. In effetti, l'Antitrust ha…
La banana è un frutto dalle mille proprietà e che fa benissimo: ecco tutti i…
Truffa del bancomat, ti spariscono di colpo i soldi dal conto senza lasciare traccia, rivelando…
Quando rimuginiamo su ciò che è passato, perdiamo di vista la bellezza del presente. Per…