Nonostante le innumerevoli iniziative per cercare di sensibilizzare i cittadini al problema dell’inquinamento (come per esempio la raccolta dei tappi di plastica), c’è ancora molta strada da fare ed una delle città a soffrire di più è quella di Palermo, la quale si è ritrovato con una cifra estremamente considerevole per quanto riguarda norme venute meno.
Le 416 multe a Palermo per la raccolta differenziata
Secondo la Rap, la città di Palermo ha fatto 416 multe a causa di numerose violazioni riguardanti la raccolta differenziata, ottenendo questo grande numero in circa 9 mesi, partendo da gennaio 2023. I controlli (arrivati ad un totale di 908) sono stati fatti insieme alla polizia municipale, dando un’occhiata ai comportamenti sia in abitazioni private che in attività commerciali.
I controlli hanno trovato spesso del materiale nei cesti sbagliati, con della plastica presente nei contenitori del vetro e viceversa, per non parlare delle buste con materiale mischiato senza alcuna separazione. Le problematiche sono state riscontrate soprattutto nelle attività commerciali, con numerosi ristoranti e negozi che hanno, in larga parte, effettuato queste violazioni.
Come funziona la raccolta differenziata del Rap
Nella raccolta differenziata sostenuta dal RAP, il materiale raccolto viene consegnato ad un compattatore alla fine dell’itinerario di raccolta. Come alternativa il materiale può essere ritirato da scarrabili. La raccolta dei materiali viene inoltre consegnata alle piattaforme Conai, decidendo i ricavi attraverso la qualità dei materiali raccolti.
Quando i rifiuti sono biodegradabili, questi vengono portati all’impianto di Bellocampo: in esso viene praticato il trattamento della frazione organica dei rifiuti e la produzione dei composti. Una volta arrivati alla frazione indifferenziata residua, questa viene smaltita nella discarica di Bellolampo. Nel momento in cui si trovano numerosi materiali mischiati, la produzione viene rallentata per evitare di inquinare ancora di più, per questo le violazioni delle persone che non curano la raccolta rischiano di danneggiare ulteriormente il settore.