L’Italia sembra essere sulla mappa come un luogo non sicuro per i pedoni. L’Asaps, in base ai dati Aci-Istat, ha rilasciato delle statistiche sconcertanti sulla sicurezza dei pedoni nel 2022. L’associazione per la sicurezza stradale ha registrato 17.765 incidenti, un aumento rispetto ai 17.164 del 2021, con un totale di 48 incidenti al giorno, ovvero due ogni ora. Tra questi, 485 hanno avuto esito fatale, suddivisi in 325 uomini e 160 donne, un incremento del 3% rispetto all’anno precedente.
Questi numeri rappresentano un aumento del 18,6% rispetto al 2020, anno dell’inizio della pandemia, ma una diminuzione del 9,2% rispetto al 2019, anno pre-pandemico. E non sembra che il 2023 stia mostrando segni di miglioramento, con oltre 260 vittime registrate fino al 20 agosto.
I pedoni feriti: un problema che non si può ignorare
Il numero di pedoni feriti, alcuni con danni permanenti, è un altro dato allarmante, con un totale di 19.062 nel 2022 rispetto ai 16.693 del 2021.
Gli attraversamenti pedonali: luoghi di pericolo crescente
Le strisce pedonali sembrano diventare sempre più pericolose, con 181 morti nel 2022, il 37,5% del totale. Gli incidenti causati da comportamenti irregolari dei pedoni hanno causato 3.460 incidenti, 106 morti e oltre 5.000 feriti. Settembre è stato il mese con il maggior numero di decessi (55), mentre maggio è stato il mese meno pericoloso (27).
Preoccupa in modo particolare l’aumento dei decessi tra i pedoni minorenni, con 19 morti nel 2022, rispetto agli 8 del 2021.
Rischio geografico: le zone più pericolose
Il Lazio è la regione con il maggior numero di decessi (70), seguita da Lombardia (69), Sicilia e Piemonte (40), Veneto (39) e Campania (36). Tra le città, Roma registra il numero più elevato di morti, 44, seguita da Milano con 15.
La risposta necessaria
“I dati sono preoccupanti,” commenta Biserni, “Ci preoccupa l’aumento dei casi di pirateria stradale, nonostante le forze dell’ordine abbiano aumentato il numero di coloro che vengono individuati e denunciati. E’ necessario un intervento immediato da parte delle istituzioni, del Governo, dei parlamentari e degli enti proprietari delle strade. Serve un investimento nelle infrastrutture, così come un miglioramento della segnaletica luminosa agli attraversamenti pedonali. Chiediamo controlli più rigorosi e una riforma del codice della strada, oltre a sanzioni più severe. Con l’aiuto di veicoli più sicuri e con maggiori dispositivi salva-pedoni, riteniamo possibile ridurre notevolmente questo macabro bilancio. E’ necessario un cambiamento radicale nel modo di guidare.”