Arriva la piattaforma che mostra il clima nel futuro

Spesso si parla di come il cambiamento climatico stia diventando una faccenda sempre più spinosa: l’inverno (periodo in cui si possono trovare ottime piante da balcone) sembra essere sempre più un lontano ricordo a causa dell’effetto serra che sta colpendo sempre di più il mondo, anche se persino i clima più freddi sembrano arrivare nella maniera più inaspettata possibile. Ma ci può essere un modo per capire in che modo il clima influenzerà il nostro ecosistema? Lo hanno di certo dimostrato gli scienziati del Veneto.

La piattaforma del clima del futuro

In occasione della Giornata Mondiale Dell’Ambiente, è stata realizzata la Piattaforma Proiezioni Climatiche per il Nord-Est (conosciuta anche come Ppcne) grazie ad una prestigiosa collaborazione fatta tra la Fvg e la Arpa di Veneto. Tale piattaforma permette la possibilità di poter visionare il clima del mondo nel futuro, selezionando qualsiasi data possibile ed un’ipotesi massima che arriva fino all’anno 2100. Tale piattaforma è accessibile attraverso un sito gratuito.

Come funziona la Piattaforma Proiezioni Climatiche Per Il Nord-Est

La piattaforma permette di proporre proiezioni climatiche regionali attraverso 11 indicatori, tra cui la temperatura media, i giorni di caldo e le precipitazioni. Tutte le proiezioni vengono fatte in diverse modalità grafiche e permettono di estrarre diversi dati. Andando nella schermata home, è possibile scegliere una specifica area ed andare su tre opzioni indicata la piattaforma:

  • Lo scenario migliore: si tratta dello scenario che prevede il contenimento del riscaldamento globale ottenuto dall’Accordo di Parigi del 2015.
  • Lo scenario peggiore: i territori senza alcun contenimento dell’effetto serra, proseguito in numerosi anni senza sosta.
  • Lo scenario intermedio.

La piattaforma ha ricevuto numerosi lodi da parte degli ambientalisti, soprattutto perché si tratta di uno strumento che permette di essere accessibile a tutti e facilmente maneggevole con tantissima chiarezza. Gli scienziati sperano che questa piattaforma permetta una maggiore sensibilizzazione da parte delle persone che sono incuriosite nell’usarla.

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