Numerosi film, libri, file e programmi sono ormai vittime della pirateria, come per esempio le installazioni craccate nonostante la volontà delle major di venire spesso incontro al cliente per prevenire questa problematica. Adesso, tra le varie categorie, il mercato dei manga e degli anime è tra quelli che ha sofferto di più in assoluto, poiché le perdite sono gigantesche.
I miliardi rubati dalla pirateria dei manga e degli anime
La Content Overseas Distribution Association ha pubblicato gli ultimi studi fatti sul calcolo delle perdite create dalla pirateria, basandosi solamente sui guadagni avutti nel 2021. Secondo le stime, i soldi persi dalle varie case di produzione e di distribuzione dei prodotti cartacei ed animati ammontano a 2.000 miliardi di yen, i quali corrispondono a ben 15 miliardi di dollari. Come se non bastasse, questi sono solo i dati del 2021: con il passare del tempo il pubblico è aumentato, dal momento che i prodotti orientali stanno diventando sempre più popolari (basti pensare anche solo agli incassi cinematografici aumentati), quindi automaticamente sta crescendo anche la pirateria.
Il problema della pirateria dei manga e degli anime
Il problema dei manga è dovuto soprattutto alle vendite estere da quando sono state distribuite le scan online: nonostante ci siano dei vari siti di abbonamento che permettano di risparmiare tantissimo denaro rispetto alla vendita dei singoli albi, ancora tanta gente preferisce guardare gratis le pagine pur di non pagare, creando un sacco di danni ai distributori.
Per gli anime il problema potrebbe essere più risolvibile, dal momento che la soluzione da parte delle major è quella di aumentare la contemporaneità mondiale, diminuendo il più possibile la distanza di giorni di uscita tra i vari paesi, in modo che le persone non siano spazientite dalla mancata distribuzione del titolo nella loro patria e così che la tentazione di piratare sia molto più diminuita.