Il cibo che viene realizzato in Italia, sia per motivi di bontà che per motivi salutari (molti degli ortaggi venduti sono per esempio molto utili con le piastrine basse), è uno dei più richiesti in assoluto per il mercato internazionale. Per questo è un grande motivo di orgoglio sapere che una delle regioni ha notevolmente aumentato la richiesta nelle vendite mondiali e si sta parlando della Puglia!
Le vendite all’estero dei prodotti della Puglia
Durante il Tuttofood che si è svolto alla Fiera di Milano a Rho, sono stati rilasciati i dati delle vendite internazionali svolte nel 2022 ed i risultati ricavati dall’export sono straordinarie: il colpo più grande in un singolo stato si è svolto nel Regno Unito grazie alla fortissima richiesta del vino che è aumentata del 68%, mentre in America è aumentata del 24% con una crescita totale del 10,4%.
Per quanto riguarda invece i prodotti dell’olivicoltura, le vendite dell’export sono cresciute del 34,4%, con il risultato di oltre 60 milioni di ulivi comprati in tutto il mondo. Le vendite generali della pasta, dell’olio, del vino e dell’ortofrutta sono salite sempre di più, creando un aumento del 16% rispetto al 2021.
Il commento di Coldiretti Puglia
Durante l’evento citato, i rappresentati di Coldiretti Puglia hanno commentato il boom delle vendite dell’export internazionale, rilasciando delle dichiarazioni che riguardano soprattutto altri miglioramenti da applicare ancora nel settore:
“Per sostenere il trend di crescita dell’enogastronomia made in Italy serve ora agire sui ritardi strutturali dell’Italia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma anche con il resto del mondo. L’andamento sui mercati internazionali potrebbe però ulteriormente migliorare con una più efficace tutela nei confronti della “agropirateria» internazionale, il cui valore è salito a 120 miliardi.”
Indubbiamente questi risultati sono profondamente importanti per il settore economico della regione, specialmente dopo tutti i bruschi problemi subiti durante la pandemia che ormai sono sempre più lontani.