Nel XXI secolo gli elettrodomestici fanno da padroni nelle case degli italiani, ci assistono in ogni momento della giornata svolgendo le mansioni più disparate. Al giorno d’oggi gli elettrodomestici possono portare a termine con efficienza qualsiasi incarico: ci aiutano a lavare le stoviglie, ad asciugarle, a cucinare, a stirare, a tenere pulita la casa, a conservare i cibi, raffreddano l’ambiente in estate e lo riscaldano in inverno, ci intrattengono con videogiochi e programmi televisivi, fanno il caffè, e tanto altro.
Siamo ormai abituati ai comfort introdotti dagli elettrodomestici, tanto che sembra impossibile immaginare la nostra vita senza frigorifero, forno, lavatrice, ferro da stiro, aspirapolvere, e chi più ne ha più ne metta.
Tuttavia, spesso può capitare di lasciarsi trascinare dalla comodità di utilizzare gli elettrodomestici, e una possibile conseguenza di ciò può essere un uso eccessivo degli stessi, con effetti negativi sia sulle bollette che – soprattutto – sull’ambiente.
Lasciare un elettrodomestico acceso più del tempo necessario, i caricabatterie di cellulari e computer costantemente collegati alle prese della corrente, e tante altre cattive abitudini – che spesso sono solo distrazioni – influiscono in modo significativo sulla cosiddetta carbon footprint e sul consumo energeticoannuale di ogni famiglia.
Quindi, è importante capire quali sono gli elettrodomestici che consumano di più e comportarsi di conseguenza, prestando maggiore attenzione alle modalità con cui li utilizziamo. Con alcune accortezze, si potrà ridurre i consumi e abbracciare uno stile di vita più sostenibile.
Per sapere quanto consuma un elettrodomestico, si può utilizzare uno strumento appositamente pensato per essere un misuratore di consumo elettrico: il wattmetro, che calcola la potenza che ogni apparecchio impegna per svolgere la sua funzione. Con questo strumento che misura il consumo energetico degli elettrodomestici, si può osservare direttamente come alcuni dei nostri fedeli aiutanti casalinghi consumino decisamente più di altri.
Vediamo nel dettaglio quali sono gli elettrodomestici che consumano di più e quali sono i rispettivi consumi in termini sia energetici che ambientali.
Sul podio, e al primo posto nella classifica degli elettrodomestici con il maggiore consumo energetico, troviamo il condizionatore. Considerato indispensabile per contrastare le temperature insopportabilmente elevate delle ultime estati che si sono susseguite, non giova certo all’ambiente e non contrasta il riscaldamento globale. Anzi, trattasi dell’elettrodomestico che consuma di più in assoluto. Si rifletta sul fatto che, attraverso il condizionatore, in media una famiglia italiana consuma ogni anno 450 kWh per un totale di 120 euro. Sul fronte dell’impatto ambientale, ogni condizionatore produce ogni anno 143 Kg di CO2. È quindi opportuno limitare l’utilizzo del condizionatore e ancora meglio sarebbe sostituirlo con un modello più sostenibile, di classe energetica A oppure superiore. Utilizzare la funzione deumidificatore o ECO sono altri ottimi consigli.
Al secondo posto il frigorifero, che pure è diventato indispensabile per la corretta conservazione dei cibi e che – c’è da dire – è costantemente acceso. Si stima che circa il 25% del consumo energetico annuo di ogni famiglia sia associabile al frigorifero. In media, un frigorifero consuma ogni anno 300 kWh, per un costo pari a circa 80 euro. Per quanto riguarda l’impatto di un frigorifero sull’ambiente, si parla di circa 102 Kg di CO2 ogni anno.
Al terzo posto, completa il podio degli elettrodomestici che consumano di più, uno strumento la cui inesistenza è ormai impossibile da immaginare, soprattutto per chi porta i capelli lunghi. Si tratta dell’asciugacapelli, o anche phon, che in un anno – considerando in media un ora di consumo al giorno – assorbe oltre 2.000 Watt, corrispondenti a circa 75 euro. In termini di emissioni, in un anno si stima una produzione di circa 25 Kg di CO2.
Seguono nella classifica degli elettrodomestici che consumano di più: lavatrice, microonde, lavastoviglie e forno elettrico.
Quando pensiamo di aver spento un elettrodomestico, spesso non è questo il caso: semplicemente l’apparecchio elettrico è in standby. Quando si verifica questa situazione, sebbene i consumi energetici siano decisamente ridotti, non sono comunque azzerati.
Tra gli elettrodomestici che spesso teniamo sempre collegati all’alimentazione, anche quando non li utilizziamo, e che quindi consumano energia e producono CO2 in continuazione, troviamo: microonde, televisore, macchina del caffè, console per videogiochi, computer e i caricabatterie dei cellulari.
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