A quanto pare è partita una vera e propria caccia ai rave party con il nuovo decreto, ma la cosa non sembra essere servita a scoraggiare i giovani, anzi, sembra averli incentivati a protestare: basti pensare solo alla recente organizzazione di un evento a Roma. Quest’ultimo non è stato un caso isolato, perché c’è stato subito un altro tentativo di creare una manifestazione simile, ma stavolta ad Assisi.
Il rave party ad Assisi
Il rave party, nella mattina di domenica 26 marzo, è stato pianificato vicino le zone di Valtopina. I luoghi scelti erano dei casolari abbandonati. Tale scelta rispecchia l’espressività che questi eventi si pongono come obiettivo nelle loro organizzazioni e non solo per motivi di comodità.
Ma al di là degli scopi molto precisi dei rage party, queste località selezionate accuratamente sono state prese anche per la loro difficoltà nel raggiungimento: per arrivare nei casolari abbandonati si doveva per forza utilizzare delle strade bianche, elemento che avrebbe di certo rallentato la mobilità di qualsiasi autorità pronta ad intervenire.
Una volta giunti nei posti, i ragazzi non si sono risparmiati, cominciando a dare libero sfogo alle casse portate lì attraverso esibizioni insieme ai drink trasportati per divertirsi.
L’arrivo della polizia
Essendo generalmente un posto tranquillo, la musica del party è stata facilmente percepita dai vicini della campagna, i quali hanno chiamato la polizia per chiedere che si facessero indagini sui rumori che di certo non si aspettavano di sentire a quell’ora, dal momento che il party è stato organizzato in grande segreto.
I poliziotti si sono recati sul posto e, una volta arrivati, hanno chiesto ai giovani manifestanti il permesso per la realizzazione della festa. Tuttavia, essendo un rage party, ovviamente la risposta è stata negativa, così è stata ordinata la chiusura immediata di tutta la manifestazione, con strumenti smontati e alcool sequestrati. Le persone ad essere denunciate dopo essere state allontanate sono 16.
