L’uso dei social network e di internet sta diventando sempre più diffuso. L’84% della popolazione italiana utilizza giornalmente internet e il 74,5% passa il suo tempo sui social. Oltre ad adulti e adolescenti, anche i bambini e preadolescenti usano sempre più le piattaforme digitali per tempi sempre più prolungati. Ecco cosa dicono le ricerche in tema.
In Italia adulti, adolescenti e bambini, usufruiscono quasi tutti della possibilità di collegamento a internet, attraverso diversi device, quali tablet, smartphone, smartwatch, consolle di gioco.
Secondo il report Digital 2023 condotto da We Are Social, in Italia, infatti, su 59 milioni di abitanti, 50 mila utilizzano internet e 43 milioni sono gli utenti attivi sui vari social network. Ben il 74,5% della popolazione se si considerano anche i giovani sotto i 18 anni.
Le persone che ogni giorno si connettono a internet equivalgono, invece, all’84,3% della popolazione. Secondo i sondaggi effettuati, la maggior parte degli utenti usa la rete per consultare notizie, leggere contenuti, fare shopping e naturalmente navigare sui vari social network.
La ricerca di WeAreSocial 2023, che ha considerato i volumi di traffico del 2022 ha permesso di identificare anche quali sono stati i social network più utilizzati dagli italiani, tra i 16 e i 64 anni, mensilmente.
Il social network più utilizzato è WhatsApp, infatti lo hanno installato e lo impiegano quotidianamente l’89,1% degli italiani.
WhatsApp è preferito di gran lunga rispetto ad altri strumenti di messaggistica istantanea come FB Messenger (utilizzato dal 50,6% degli utenti online) o Telegram (usato invece da circa il 46,5% degli italiani).
Oltre ai sistemi di messaggistica istantanea, tra i social più utilizzati c’è sicuramente Facebook. Secondo la ricerca, il 77,6% degli utilizzatori di internet oggigiorno continua a preferire l’uso di Facebook, come social network principale; invece, Instagram si posiziona al terzo posto con il 72,9%.
Sorprendente, infine, la crescita di TikTok. Infatti, mentre l’anno scorso era considerato per lo più un social network per ragazzi (infatti, secondo i dati di WeAreSocial 2022 realizzato con HootSuite erano solo il 3,4% degli italiani ad utilizzarlo), oggi accoglie sempre più fasce di età. Questo ha portato ha una crescita dell’uso di TikTok, che vede oggigiorno il 37,5% degli italiani iscritti alla piattaforma.
Il Global Digital Report, di WeAreSocial, conferma che passiamo un quarto delle nostre giornate connessi a internet, che sia davanti al PC oppure allo smartphone. In Italia, con le sei ore al giorno siamo comunque leggermente al di sotto rispetto alla media mondiale!
Ma come si passa il tempo online? La maggior parte del tempo viene dedicato al lavoro, ricerche, visione di video, film e serie TV sui servizi di streaming. Naturalmente, in queste ore non manca quello che dedichiamo ai social network.
Nel corso degli anni è possibile notare un andamento sempre maggiore degli italiani all’uso dei social network. Secondo l’ultimo report, la navigazione sui social network occupa in media ben 02:31 degli adolescenti (sopra i 16 anni) e degli adulti (fino ai 64 anni).
La ricerca condotta in vista della Giornata Mondiale della Sicurezza in Internet (Safer Internet Day tenutasi il 7 febbraio) ha visto la pubblicazione di una nuova indagine, che ha tracciato le abitudini dei bambini e degli adolescenti sugli ecosistemi digitali.
Nel dettaglio, la ricerca condotta da Telefono Azzurro e da Doxa Kids, intervistando 804 genitori di ragazzi che hanno tra i 12 e i 18 anni ha confermato come il tempo trascorso dai ragazzi sui social network sia pari a un totale di circa 3 ore al giorno.
Il 14% degli intervistati ha confermato di passare dalle quattro fino alle sei ore al giorno, mentre il 4% ha affermato di passare anche oltre sei ore al giorno connesso a internet. Solo l’8% utilizza internet per meno di un’ora al giorno.
Per passare del tempo online i ragazzi utilizzano principalmente lo smartphone, ma anche il PC portatile e fisso, il tablet, la TV e le consolle per i videogiochi.
Oggi naturalmente, la maggior parte degli strumenti tecnologici è connesso a internet. Inoltre, spesso i ragazzi usano internet non solo per stare sui social media o per giocare, ma anche durante le ore di studio per fare ricerche e approfondimenti, per usare strumenti come vocabolari online e traduttori.
Insomma, il tempo online si è dilatato in quanto internet è uno strumento importante sia per lo svago dei più giovani sia per il loro processo di formazione e apprendimento.
Secondo lo studio francese condotto da Heaven e Génération Numérique #BornSocial 2022, aumentano di anno in anno gli adolescenti che utilizzano i social network e che hanno dispositivi digitali personali. Ben l’83% dei giovani tra gli 11 e i 12 anni ha almeno uno smartphone personale. Percentuale che raggiunge l’89% se si considerano i giovani sopra i 12 anni.
A confermare questa tendenza che vede sempre più giovanissimi connessi a Internet, anche una ricerca condotta dall’Università di Cassino, secondo la quale l’88% dei ragazzi under 14 anni usa i social network.
Nonostante le limitazioni di età che diverse piattaforme adottano, i bambini e gli adolescenti, sono sempre più in grado di entrare nel mondo dei social. Ne conoscono le dinamiche, sanno come muoversi tra i vari contenuti e li usano per riempire il loro tempo libero.
Ma cosa fanno i giovani su internet? Secondo gli Insight rilasciati dai ricercatori dell’Università di Cassino: preadolescenti e adolescenti preferiscono per lo più un uso passivo dei social. Sono pochi quelli che pubblicano contenuti personali, rispetto a coloro che passano il tempo a guardare storie, video e contenuti prodotti da influencer e personaggi famosi.
Come dimostrano le varie ricerche citate, siamo sempre più attratti dall’uso dei social network e di internet e aumentano i giovani preadolescenti che usano i device digitali e si iscrivono ai social.
Sicuramente le opportunità offerte dal mondo digitale e da quello dei social aumentano di giorno in giorno, ma come sempre si richiede la giusta attenzione ed educazione digitale, per ridurre i rischi a chi giovani (ma anche gli adulti) possono incorrere navigando online.
Fonti:
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