L’ingegnere è uno dei mestieri più importanti dell’Italia (non a caso è anche una delle attività più pagate in assoluto), cosa che a quanto pare ha notato l’Istituto Comprensivo Pierre de Coubertain di Rende, il quale ha deciso di realizzare una grande iniziativa con gli studenti della scuola (i quali sarebbero i ragazzi della 3G) per farli immedesimare attraverso un’interessante attività didattica.
Ingegnere per un giorno: che cos’è l’iniziativa
L’iniziativa vedeva gli studenti dell’istituto con l’obiettivo di organizzare un’attività che unisse la progettazione del futuro prossimo con l’importanza degli ideali ecologici. Infatti ogni studente doveva mettersi d’impegno per realizzare le idee di progetti con alla base l’utilizzo di opere sostenibili dall’ambiente, in modo da creare un’attività stimolante che però porti anche alla sensibilizzazione.
L’unione di queste idee ha creato un progetto molto interessante, con la realizzazione del plastico di un ponte che è stato creato esclusivamente con materiali che fossero riciclati. Oltre all’aspetto ambientale, la partecipazione a questo progetto voleva anche far rendere conto agli alunni dei problemi riguardanti le infrastrutture. Inoltre ogni alunno partecipante all’iniziativa ha ricevuto l’attestato di “Ingegnere Per Un Giorno” dopo aver presentato i progetti insieme agli altri compagni.
Le dichiarazioni di Marco Saverio Ghionna
Marco Saverio Ghionna, presidente dell’ordine degli ingegneri, ha rilasciato queste parole riguardanti questa importante collaborazione didattica:
“In questo periodo in cui tutti parlano di grandi infrastrutture, dall’alto delle competenze più certificate, noi abbiamo deciso di invertire il processo e di prenderci meno sul serio, ripartendo da una idea più pura del concetto del collegamento fisico ed ideale. Questo progetto, tanto semplice quanto innovativo, ha presentato presso il nostro Ordine, la visione sui “Ponti” di questi splendidi e compiti ragazzi della 3G dell’Istituto Comprensivo Pierre de Coubertain di Rende.”
Oltre al presidente, al progetto hanno collaborato anche la docente Anna Scalzo, la dirigente scolastica Simona Sansosti e la consigliera dell’ordine Alessandra Paola.