Telo per pacciamatura: a cosa serve e consigli utili

Il telo per pacciamatura è ormai da anni diventato uno degli argomenti più dibattuti nell’ambito dell’agricoltura per costi, utilità, svantaggi ed impatto ambientale.

Nello specifico il telo per pacciamatura è propriamente un telo, che può essere costituito da diversi materiali (ciascuno con i propri vantaggi e svantaggi), utile alla pacciamatura del terreno

La pacciamatura, per perizia di informazione, è quella pratica agricola atta alla riduzione o all’eliminazione totale di fattori invadenti per le proprie colture come erbacce infestanti, e malerbe di vario tipo e a preservare le migliori condizioni possibili per il proprio terreno.

A cosa serve il telo per pacciamatura?

Come accennato poc’anzi la funzione principale di questi teli è proprio quella della pacciamatura, quindi una volta estesi lungo il terreno da coltivare, e creando un foro nel telo in corrispondenza del germoglio della pianta, questo proteggerà la stessa da malerbe infestanti di vario tipo.

Questo perché a causa dei suoi materiali, il telo per pacciamatura soffoca la terra sulla quale viene posto, riducendo al minimo le possibilità di proliferare di erbacce indesiderate.

I teli per pacciamatura – si possono comprare online su Gogoverde.it – risultano essere molto utili soprattutto per quegli agricoltori o amanti del pollice verde, che sono avversi a sostanze chimiche da riversare sul suolo, soprattutto se le colture poi verranno raccolte per essere mangiate, e cercano un modo per evitare pesticidi tossici.

Molto spesso in alcune serre o altri luoghi adibiti a colture fuori stagioni, i teli per pacciamatura sono utilizzati a causa della loro capacità di mantenere caldo il terreno, così da garantire alle piante di crescere tranquillamente anche se il clima non sarebbe propriamente adeguato.

Ovviamente non tutti i materiali sono uguali, quelli realizzati in tessuto non tessuto (sia in fibre sintetiche che naturali), risultano particolarmente utili a preservare le giuste temperature dei terreni.

Infatti la scelta di materiali simili, rispetto ad altri teli costituiti di materiali sostanzialmente plastici, garantiranno una traspirazione migliore del terreno che, pur mantenendo le condizioni per il non proliferare di malerbe, aiuteranno la pianta nella crescita.

Molti agricoltori utilizzano teli per pacciamatura anche nella stagione estiva e non a caso.

Infatti il terreno coperto dai teli manterrà per un tempo più prolungato il tasso di umidità elevato, permettendo ovviamente di poter ridurre il numero delle irrigazioni quotidiane ma anche di evitare che con le stagioni più calde la siccità possa rendere infruttuoso il suolo.

Svantaggi e consigli

Ovviamente non mancano gli svantaggi per i teli per pacciamatura. La prima riflessione da fare è quella relativa ai materiali degli stessi, spesso sono difficili da smaltire e alcuni residui potrebbero restare nel terreno per anni, il che non è sicuramente un bene, soprattutto per quanto riguarda le colture per fini alimentari.

Per questo sono stati pensati teli per pacciamatura biodegradabili, cioè costituiti di materiali che si consumano nel tempo in modo naturale. Tuttavia tale soluzione non pare ancora risolutiva, perché rischia di ridurre l’efficacia dei teli stessi.

Infatti molto spesso capita che dopo un po’ di tempo questi teli tendano a logorarsi, rompersi o consumarsi in alcune zone particolarmente esposte alle intemperie.

Questo implica da un lato una protezione migliore, ma dall’altro la necessità di dover sostituire le parti rovinate con teli nuovi, con conseguenti fastidi relativi al lavoro da compiere costantemente, ma soprattutto, cosa mai da poco, in relazione alla spesa da rinnovare dopo un po’ di tempo.

Tuttavia i teli di pacciamatura risultano essere, anche da un punto di vista economico e dell’impatto ambientale, decisamente una scelta più intelligente rispetto all’utilizzo dei classici pesticidi che inquinano il suolo e non lo proteggono quanto un telo.

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