Un devastante terremoto di magnitudo 7 secondo la scala Richter ha scosso la regione di Marrakech, in Marocco, causando la morte di circa 296 persone e ferendo oltre 150. Il Ministro dell’Interno marocchino ha rilasciato queste cifre iniziali. I sismografi hanno rilevato il terremoto alle 23.11 di venerdì 8 settembre. L’epicentro si trova nel cuore del Marocco, a 16 chilometri da Tata N’Yaaqoub, un villaggio nel comune di Ighil, che dista 72 chilometri a sud-ovest da Marrakech. La scossa è stata avvertita in tutta l’area della catena dell’Atlante, da Merzouga a Casablanca, fino a Rabat. Il terremoto, durato circa 30 secondi, ha causato notevoli danni materiali. La polizia, la protezione civile e il personale sanitario sono stati mobilitati per attuare un piano di emergenza.
Il Presidente del Consiglio Italiano, Giorgia Meloni, attualmente a Nuova Delhi per il Vertice G20, ha espresso la sua profonda tristezza per le tragiche notizie provenienti dal Marocco. Un comunicato di Palazzo Chigi riferisce che Meloni ha offerto il suo supporto e solidarietà al Primo Ministro marocchino Aziz Akhannouch, alle famiglie delle vittime, e all’intero popolo marocchino, assicurando la piena disponibilità dell’Italia ad aiutare il Marocco durante questa crisi.
Il numero delle vittime continua ad aumentare con il passare dei minuti, man mano che arrivano informazioni dalle città e dai villaggi montani vicini all’epicentro. Le zone rurali dell’Atlante, spesso prive di connessione internet e con case costruite con un misto di fango, paglia e pietra, sono state particolarmente colpite. A Marrakech, le mura del centro storico e alcune case sono crollate, cosi come è crollato il minareto di una piccola moschea vicino al storico ‘Café de France’.
Sono stati segnalati danni anche alla kasbah di Marrakech e ad alcune case nella zona nord-est della città. Nella zona moderna della città, sono apparso crepe sul campanile della chiesa cattolica di Gueliz. Sono avvenuti crolli di facciate a Essaouira, sulla costa atlantica, e a Ouarzazate, al centro del Sud del Marocco. Migliaia di persone, in preda al panico, hanno invaso le strade di Marrakech. La corrente elettrica e la connessione internet sono mancate per diverse ore. L’ambasciata italiana a Rabat ha ricevuto molte chiamate, soprattutto da turisti che desiderano tornare a casa. Attualmente tutti gli aeroporti sono chiusi e si prevede che riapriranno sabato mattina.
Prima dell’inizio del G20 a Nuova Delhi, il Primo Ministro indiano Narendra Modi ha espresso su Twitter la sua profonda tristezza per le vite perse a causa del terremoto in Marocco. Modi ha espresso le sue condoglianze alle famiglie delle vittime e ha offerto tutto il possibile aiuto dell’India al Marocco in quest’ora di crisi.