L’Umbria è una regione ricca di meraviglie naturali e in particolare di cascate. Sebbene quelle delle Marmore siano le più celebri, è possibile menzionare almeno altre tre cascate: le Cascate del Menotre, le Cascate Le Ferce, Le Cascate del torrente Le Rote.
Tuttavia, se le Cascate delle Marmore sono le più conosciute, un motivo dovrà pur esserci. In effetti, si tratta delle più alte di tutta Italia e tra le principali anche in Europa, con un dislivello complessivo tra la cima e la base di 165 metri. Si può propriamente parlare di un monumento della natura: uno spettacolo naturale con i suoi inconfondibili tre salti.
Queste cascate distano meno di dieci chilometri da Terni e sono immerse nella vegetazione della Valnerina. Esse nascono dal corso del fiume Velino che sfocia nel fiume Nera vicino al lago di Piediluco.
Le origini del nome
Le Cascate delle Marmore prendono il nome dai sali di carbonato di calcio che si depositano sulle rocce delle montagne. Il sole riflesso su questi sali li rende brillanti come cristalli di marmo bianchissimo. Il bianco del marmo è in effetti un elemento fondamentale delle Cascate delle Marmore, poiché anche l’impetuoso getto d’acqua è dello stesso colore. Il colore bianco è reso ancora più acceso dal contrasto del verde circostante, ovvero la vegetazione dell’area protetta del Parco Fluviale del Nera, che circonda le Cascate.
Per completezza, inoltre, è doveroso menzionare che anche il vicino borgo medievale si chiama Marmore, ed è tra i più belli di tutta la Valnerina.
Storie e leggende delle Cascate delle Marmore in Umbria
Per conoscere la storia delle Cascate delle Marmore in Umbria è necessario fare un salto indietro nel tempo a molti secoli fa, nell’epoca romana. Infatti, queste cascate sono il risultato dell’ingegno idraulico del popolo da cui discendiamo. Lo scopo dei Romani era di bonificare le acque del fiume Velino, che in quel periodo storico erano paludose, stagnanti e anche malsane per la popolazione residente lungo le sue sponde.
La straordinaria opera ingegneristica dei romani si è tradotta in una sistemazione idraulica che ha dato origine alle Cascate delle Marmore. Ad oggi non si sono interrotti i lavori di miglioramento, mentre le acque un tempo nocive vengono ora utilizzate nella centrale idroelettrica di Galleto.
Data la storia ultrasecolare delle Cascate delle Marmore, non potevano non nascere tante leggende. Una delle più suggestive, legata alle origini del luogo stesso, è la leggenda del Velo da Sposa. Secondo questa leggenda, la cascata è stata fatta scaturire dalla roccia per opera del patrono di Terni, San Valentino. Il Santo ha voluto così provare la purezza della ninfa Nera, che il suo futuro sposo aveva messo in dubbio. Con i suoi caratteristici tre salti, l’acqua che fuoriesce dalla roccia somiglia al velo di una sposa, e da qui il nome della leggenda.
Non soltanto leggende, ma le Cascate delle Marmore hanno ispirato artisti e poeti: Virgilio, Cicerone e anche Lord Byron, che dedicò un’intera poesia alla bellezza del luogo.
Cosa fare in Umbria alle Cascate delle Marmore
Le Cascate delle Marmore sono ubicate all’interno dell’omonimo parco naturale. Sono previsti svariati percorsi attraverso cui ammirare il monumento naturale da differenti punti di vista. I sentieri esistenti sono sei: Antico Passaggio, Anello della Ninfa, L’incontro delle Acque, La Maestosità, La Rupe e l’Uomo, I Lecci Sapienti.
Tra questi, il primo sentiero conduce al celebre Balcone degli Innamorati, un punto di osservazione tra i più suggestivi del luogo da cui sembra di trovarsi all’interno della cascata. Per giungere al Balcone si deve attraversare l’altrettanto suggestiva galleria chiamata Tunnel degli Innamorati. Altre attività previste comprendono passeggiate nel verde, rafting, torrentismo e ovviamente il classico picnic nelle aree attrezzate.