Numerosi sono i vaccini che hanno salvato milioni di vite (si pensi all’importanza di quello contro la meningite B) e quello anti-Covid non fa eccezione, essendo riuscito a sconfiggere una pandemia che ha messo in ginocchio il mondo intero. Tuttavia in Italia ci sono delle difficoltà per quanto riguarda le recenti vaccinazioni.
Le dosi per il vaccino anti-Covid sono scarse in Italia
La campagna per la nuova vaccinazione anti-Covid è iniziata il 25 settembre: dopo poco più di un mese, le dosi che sono state somministrate hanno raggiunto soltanto 254.554 persone in tutta Italia. Questo significa che per il momento poco più dell’1% dei 20 milioni a cui viene esortato di prendere una nuova dose ha potuto usufruire della puntura. La cosa è causata dalle dosi che sono distribuite in maniera molto lenta, con pochi carichi che arrivano alle strutture, facendo in modo di allungare la lista di attesa dei pazienti. Al momento la regione ad aver ottenuto il maggior numero di nuove vaccinazioni è la Lombardia, con oltre 100.000 dose iniettate.
Perché le dosi per il vaccino anti-Covid sono scarse in Italia
Questa scarsità delle dosi per il vaccino anti-Covid sembra essere dovuta ai ritardi degli accordi da stringere con le regioni per la distribuzione. La cosa è stata spiegata da Marco Cossolo, presidente di Federfarma, attraverso queste parole:
Ci sono problemi con i vaccini Covid in alcune regioni ma non è colpa del ministero della Salute. Alcune Regioni non hanno fatto ancora gli accordi per portare le dosi in farmacia, dove si fa solo l’antinfluenzale. Le cose funzionano dove questi accordi sono stati stipulati, come in Toscana, Emilia Romagna, Lombardia, Liguria, Piemonte e Marche.
Questa distribuzione sta portando molti disagi alle strutture mediche: delle farmacie hanno addirittura ricevuto soltanto due flaconi a settimana, permettendo, in tale periodo di tempo, solo la vaccinazione di una decina di persone.