La meningite B per molti anni ha rappresentato un grande pericolo per le persone, diventando per un lungo periodo una fonte di forte preoccupazione per quanto riguarda la salute pubblica. Fortunatamente è stato inventato un vaccino che permette di prevenire l’arrivo di questo grande malanno, ma perché tale vaccino è così tanto importante dopo tutto questo tempo?
Perché serve il vaccino contro la meningite B
La meningite è una malattia che permette che le membrane che circondano il cervello ed il midollo spinale si infiammino. Tra i vari tipi di meningite esiste quella che viene causata dal batterio Neisseria Meningitidis di tipo B, il quale è il motivo per cui viene specificata come meningite B, abbreviata comunemente come MenB. La meningite b è una condizione medica urgente, dal momento che può progredire in modo molto rapido, tanto da causare dei danni cerebrali permanenti, tra cui la perdita dell’udito, la sepsi e la malfunzione neurologica.
Come se non bastasse, la meningite B è anche in grado di portare alla morte e colpisce principalmente i più giovani, andando dai neonati fino agli adolescenti. I neonati sono naturalmente i soggetti più vulnerabili, dal momento che il loro sistema immunitario non è pienamente sviluppato ed è più facilmente soggetto alle infezioni batteriche. La meningite B è stata a lungo un grave problema della comunità a causa della sua natura molto difficile da prevedere e a causa della sua rapidissima diffusione.
Grazie alla nascita del vaccino, finalmente esiste un modo per prevenire questa malattia attivamente, cosa che ha portato ad un’importante evoluzione nel campo della medicina volta a proteggere la salute dei giovani e non solo.
Efficacia e sicurezza del vaccino contro la meningite B
Creare un vaccino contro la meningite B ha rappresentato degli sviluppi molto lunghi e complessi: gli scienziati hanno infatti dovuto identificare ed isolare specifiche proteine, presenti sopra la superficie del batterio MenB, per riuscire a realizzare un vaccino che potesse essere efficace. In questo modo si è riusciti ad ottenere un risultato che riesce a stimolare il sistema immunitario per riconoscere immediatamente il batterio combattendolo nel caso si venga esposti alla malattia.
Con il passare degli anni sono stati sviluppati diverse tipologie di vaccini contro la meningite B, ognuno avente un approccio leggermente diverso per riuscire ad aumentare le risposte immunitarie. Alcuni di questi vaccini appena citati sono stati addirittura progettati con lo scopo di essere utilizzati attraverso la combinazione di altri vaccini, in modo da avere una protezione completa contro la malattia.
Il vaccino contro la meningite B viene somministrato per via intramuscolare, permettendo una protezione che dura a lungo. Tale vaccino non va comprato, anzi, viene offerto gratuitamente attraverso il programma sanitario che permette la vaccinazione a neonati che sono arrivati al settimo mese di vita, oppure alle persone che hanno particolari patologie che indicano una maggiore predisposizione alla meningite.
Gli effetti collaterali del vaccino contro la meningite B
Ogni vaccino creato per combattere la meningite B è stato sottoposto ad un test clinico molto rigido per riuscire a valutare la sua efficacia rispettando tutti gli studi per la sicurezza. Tuttavia, come per qualsiasi vaccino, possono manifestarsi degli effetti collaterali, ma si tratta di qualcosa di molto lieve: questi infatti possono prevedere un arrossamento oppure un dolore nel sito di iniezione. Entrambi gli effetti collaterali sono temporanei ed hanno durata breve.
Gli studi medici fatti fino ad ora hanno dimostrato che i vaccini contro la meningite B sono sicuri ed efficaci per combattere la malattia ed ogni effetto collaterale descritto è assolutamente lieve, soprattutto se paragonato alle gravi conseguenze che si dovrebbero affrontare nell’avere la meningite B senza una vera protezione.