Un vescovo cattolico ha istruito i sacerdoti della sua Diocesi dell’Illinois centrale – Stati Uniti d’America – a negare Comunione, estrema unzione e funerale a chi ha scelto di unirsi in matrimonio con una persona del suo stesso sesso (a meno che non ci sia un pentimento).
Il decreto è stato inviato la scorsa settimana dal vescovo Thomas Paprocki a sacerdoti, diaconi, seminaristi e personale della Diocesi di Springfield.
Questo decreto, quindi, dispone che gli omosessuali sposati tra di loro non devono essere ammessi alla Santa Comunione e possono ricevere l’estrema unzione solo dopo il pentimento per i peccati commessi.
Il divieto riguarda anche i funerali.
La decisione del vescovo Paprocki ha scatenato una dura reazione da parte dei gruppi cattolici LGBT, tra cui DignityUSA: “Quel documento è estremamente doloroso e malefico“, ha dichiarato il presidente dell’associazione, Christopher Pett. Inoltre, il decreto “chiarisce il motivo per cui tante persone LGBT e le loro famiglie si sentono inopportune all’interno della Chiesa Cattolica e perché tanti decidono di abbandonarla“.
C’è da dire, però, che nonostante il decreto del vescovo Paprocki – che sta subendo molte critiche negli USA, anche dai cattolici – il sostegno al matrimonio omosessuale sta crescendo negli Stati Uniti, soprattutto tra i giovani.
Un sondaggio del 2016, infatti, ha scoperto che il 71% di chi è nato negli anni 2000 è d’accordo.