Viaggiare può offrire nuove prospettive alla scoperta di angoli paradisiaci e di culture completamente diverse dalla propria, ma per potersi muovere al meglio diventa essenziale conoscere l’inglese. Infatti, essendo la lingua più parlata al mondo – praticamente in qualunque area del pianeta -, è importante riuscire a comunicare avvalendosi di parole ed espressioni anglofone. Prima di partire per un viaggio all’estero, potrebbe risultare estremamente utile cominciare ad approcciarsi all’inglese, in modo tale da ampliare in anticipo il proprio bagaglio informativo. Una volta recatisi a destinazione, è naturale avere l’esigenza di porre interrogativi agli abitanti locali circa le strade o i ristoranti. Ma se si nutrono ancora dei dubbi circa l’importanza di conoscere l’inglese per viaggiare all’estero: segue un approfondimento.
Quando si viaggia all’interno di una delle città europee più belle da visitare, è possibile riscontrare delle difficoltà circa il linguaggio da adottare per ottenere le informazioni più urgenti. Essendo la diversità della lingua una barriera costante e imponente, è un dovere riuscire ad assottigliare questo confine. Come? Tramite la conoscenza dell’inglese. Questa lingua internazionale può fungere da ponte per collegare due mondi anche opposti culturalmente e geograficamente, e dunque si consiglia di apprendere alcune delle parole in inglese maggiormente utilizzate nella forma colloquiale. Ovviamente non si fa riferimento soltanto alle semplici “Good morning” (Buongiorno), “Good evening” (Buonasera) e “Hi/Hello” (Ciao), bensì a quelle parole che messe insieme formano un’espressione colloquiale largamente adoperata dai turisti e dai cittadini locali. Alcuni esempi di seguito:
Una volta arrivati alla meta desiderata, è facile perdersi tra le strade se non si è pratici. Ad esempio, una metropoli enorme da percorrere è senz’altro Londra, per cui diventa necessario conoscere alcune parole ed espressioni in inglese. Ciò vale sia per i Paesi in lingua anglofona che per quelli che non lo sono, poiché ci si può avvalere dell’aiuto di specifiche frasi interrogative per porre domande ai passanti. A prescindere, in alcune aree del mondo l’inglese viene inserito ugualmente come seconda lingua sui cartelli stradali, e quindi la sua conoscenza non può far altro che fornire un concreto beneficio ai viaggiatori. Seguono degli esempi:
Dato che quando si è in visita presso una località estera, è buona prassi addentrarsi nella sua cucina, bisogna sapere come esprimersi in inglese per ordinare. Ci sono, infatti, delle espressioni idiomatiche da adottare per riferirsi al cibo, godendosi così un’esperienza gastronomica a tutto tondo. L’urgenza dell’inglese nasce non soltanto per interagire con il personale del ristorante scelto, bensì per leggere il menu e scoprire di conseguenza i sapori unici di determinati ingredienti, i quali avrebbero potuto spiazzare non conoscendone il significato linguistico. Seguono degli esempi pratici:
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