Un misterioso personaggio, conosciuto come Fleximan, sta attirando l’attenzione di tutta Italia per le sue azioni contro gli autovelox in diverse regioni del Nord, da Veneto e Piemonte. La sua ultima “impresa” ha portato alla denuncia di un uomo di 50 anni, residente nella tranquilla Val Vigezzo, Piemonte, accusato di aver distrutto due dispositivi di rilevamento della velocità con le proprie mani.
Dopo due mesi di indagini serrate, i carabinieri di Verbania hanno annunciato la denuncia di un operaio cinquantenne, scapolo e senza figli, che viveva in modo appartato a Druogno. Quest’uomo è stato identificato grazie alle telecamere di sorveglianza del paese, che lo hanno ripreso mentre distruggeva gli autovelox sulla statale 337, causando danni per circa 2.000 euro.
Ma Fleximan non è un caso isolato al Piemonte. Anche il Veneto è stato teatro di simili episodi di vandalismo, con 13 autovelox abbattuti da maggio ad oggi. In alcuni casi, l’autore ha lasciato fogli con scritto “Fleximan sta arrivando”, firmando così i suoi atti. Le indagini sono in corso in diverse province, da Treviso a Rovigo, nella speranza di restringere il cerchio attorno a questa figura misteriosa.
La reazione dei sindaci dei comuni colpiti varia notevolmente. Mentre alcuni, come il sindaco di Cadoneghe, hanno deciso di non reinstallare gli autovelox, altri, come a Corbola e Barucchella, si sono già mossi per ripristinarli, con un chiaro messaggio: “Non possono vincere i criminali”. Tuttavia, la sindaca di Villa del Conte, Antonella Argenti, invita a una riflessione seria su questi atti di vandalismo, suggerendo che potrebbero nascondere criticità più profonde nella gestione degli autovelox.
Le forze dell’ordine non si fermano alla denuncia del cinquantenne piemontese. L’intensificazione del pattugliamento stradale e l’analisi di migliaia di targhe registrate dalle videocamere di sorveglianza sono solo alcune delle strategie adottate per catturare chi si nasconde dietro al soprannome di Fleximan, specie in Veneto dove l’individuo o gli individui responsabili sono ancora a piede libero.
Per comprendere meglio la situazione e le azioni intraprese dalle forze dell’ordine, vi invitiamo a guardare il seguente video realizzato dai carabinieri di Verbania, che mostra uno degli interventi contro gli atti vandalici attribuiti a Fleximan.
Il fenomeno Fleximan solleva questioni importanti riguardo la sicurezza stradale e la percezione pubblica degli autovelox. Se da un lato è indiscutibile che il vandalismo non possa essere tollerato in uno Stato di diritto, dall’altro è evidente che questi episodi stimolano un dibattito necessario sulla giustizia e sull’efficacia delle misure di controllo della velocità sulle nostre strade. La caccia a Fleximan continua, ma forse è anche il momento di ascoltare il messaggio che, seppur in modo inaccettabile, sta cercando di trasmettere.
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