Vittorio Sgarbi non si è dimesso, ha solo annunciato le dimissioni, che è ben diverso. L’Ancora Sottosegretario di
Stato Sgarbi ha lasciato interessanti dichiarazioni, dichiarando che non è ancora un ex Sottosegretario; le ha solo
annunciate, ma deve ancora negoziarle con il governo.
Sgarbi deve ancora negoziare le dimissioni con il governo, secondo l’antitrust, poiché il Sottosegretario avrebbe violato
la legge Frattini sul conflitto di interesse. Una notizia importante è che avrebbe inviato una lettera alla
presente Meloni, invitandola a verificare le altre incompatibilità presenti nell’esecutivo. Come andrà a finire
questa storia?
Meloni accoglie le dimissioni di Sgarbi
Il premier ha elogiato la scelta di dimettersi di Sgarbi dopo il pronunciamento dell’Antitrust. Tuttavia, Sgarbi solleva una questione di tipo giuridico riguardo alla legittimità del ricorso al Tar da parte di un dimissionario, annunciando l’intenzione di
fare ricorso “in ogni caso”.
Nel rispondere alle richieste di Sgarbi riguardo alla verifica delle incompatibilità degli altri membri del governo, Meloni ha dichiarato: “Ho atteso per avere degli elementi oggettivi. Mi aspetto che Sgarbi non si aspetti che il governo decida per altri con elementi che non sono oggettivi. Sgarbi si è reso conto che la scelta corretta era quella delle dimissioni, e quindi le accolgo.”
Sgarbi, in risposta, afferma di essersi assolutamente dimesso, ma parla di “dimissioni in due tempi”. Non ha deleghe attive da questo momento e non intende esercitarle. Pur annunciando un ricorso allo studio per valutazioni di incompatibilità, sottolinea che le dimissioni sono certe, indipendentemente dalle decisioni del Tar. La sentenza del Tar non avrà senso se Sgarbi si sarà già dimesso.